Attualità
Risanamento, l’impegno di Basile per le famiglie escluse
Il sindaco Basile scrive una lettera alla premier Meloni chiedendo proroga poteri commissariali e si impegna per le cinque famiglie di via Taormina e quanti restano in attesa di una vera casa.
L’impegno dell’amministrazione comunale per eliminare le baracche da Messina va di pari passo al lavoro svolto dalla struttura commissariale per il risanamento guidata dal presidente della Regione Renato Schifani, che ha come braccio operativo in riva allo Stretto il sub commissario Santi Trovato. Ieri sono stati consegnati altri 11 alloggi, portando complessivamente a 43 le famiglie che non vivano più in baracche. Arismè continua la ricerca egli alloggi e parallelamente, gli uffici della Struttura commissariale hanno già la disponibilità di quattro degli otto appartamenti provenienti da beni confiscati alla mafia, che – una volta completati i necessari interventi di manutenzione – saranno destinati alle famiglie aventi diritto. Il sindaco Federico Basile ha scritto alla premier Giorgia Meloni chiedendo la proroga dei poteri commissariali in scadenza a dicembre e nel frattempo garantisce che si sta lavorando per trovare una soluzione alle cinque famiglie di via Taormina rimaste fuori dall’ultima assegnazione di alloggi, ma anche per le altre che vivono ancor nella aree che saranno oggetto di risanamento. Ad occuparsi di questa problematica anche la struttura commissariale che sta cercando di trovare una soluzione che consenta di liberare l’area di via Taormina nella sua interezza. Da gennaio a oggi sono stati acquistati 95 appartamenti, ai quali se ne aggiungono altri 38 in fase di acquisizione. E di pari passo alle attività di ricerca, acquisto e consegna degli immobili, la Struttura commissariale è quotidianamente impegnata su più fronti: dalle demolizioni e bonifiche nei quartieri degradati, ai lavori di manutenzione, fino al prossimo avvio dei cantieri per la costruzione dei nuovi alloggi green a Fondo Basile.