Catania
Ritorno alla normalità sull’Etna
La calma attuale è un sollievo per le comunità locali e per gli esperti dell'Ingv, che continuano a monitorare costantemente l'Etna per prevedere e gestire eventuali future attività
Dopo una settimana intensa caratterizzata da due significativi eventi parossistici dal cratere ‘Voragine’, l’Etna sembra aver ritrovato la sua calma. Le recenti attività del vulcano, che hanno incluso spettacolari fontane di lava e una colonna eruttiva che ha raggiunto i 9.000 metri di altezza, hanno ora lasciato il posto a un periodo di relativa quiete.
Monitoraggio dell’Ingv
I rilevatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Osservatorio di Catania, hanno registrato una significativa diminuzione dei valori del tremore dei condotti magmatici interni del vulcano. Questo indicatore, fondamentale per monitorare l’attività interna dell’Etna, suggerisce che il vulcano ha temporaneamente ridotto la sua attività eruttiva.
Attività Recenti
Durante gli eventi parossistici, il vulcano ha prodotto una colata lavica che ha tracimato dal cratere Bocca Nuova e ha generato una cospicua ricaduta di cenere sui paesi dell’area orientale etnea, lungo l’asse Zafferana Etnea – Giarre. L’attività stromboliana, che è seguita ai parossismi, si è anch’essa attenuata gradualmente.
Impatti e Risvolti
La calma attuale è un sollievo per le comunità locali e per gli esperti dell’Ingv, che continuano a monitorare costantemente l’Etna per prevedere e gestire eventuali future attività. L’attenuazione dei tremori vulcanici e delle emissioni di cenere permette agli abitanti delle zone circostanti di riprendere una vita più tranquilla, seppur con la consapevolezza che il vulcano rimane attivo e imprevedibile.