Caltanissetta

Ruba defibrillatore a Gela beccato dalle telecamere

Uno strumento salvavita, donato alla città e pensato per le emergenze, portato via con disarmante semplicità. Stavolta, però, l’occhio delle telecamere ha registrato tutto

di finmedia -

Ha aperto con calma lo sportello, ha preso il defibrillatore, lo ha infilato in una busta e si è allontanato a piedi, come se avesse portato via un oggetto qualsiasi. Un furto in pieno centro storico, a Largo San Biagio, ma soprattutto un gesto che colpisce e indigna.

Le telecamere hanno ripreso l’intera sequenza: il volto dell’uomo, di mezza età, è chiaramente visibile. Un’azione che lascia sconcertati perché non parliamo di un banale oggetto rubato, ma di un presidio medico salvavita, fondamentale in caso di arresto cardiaco, quando ogni secondo può fare la differenza tra la vita e la morte.

E la rabbia cresce ancora di più perché non è la prima volta. Era già accaduto a settembre del 2024. Allora, a novembre, il defibrillatore era stato ricollocato con una cerimonia pubblica grazie alla generosità di un medico che aveva deciso di donarne uno nuovo. Presenti il sindaco Terenziano Di Stefano e l’assessore Filippo Franzone, che avevano sottolineato l’importanza di questi dispositivi in città.

Oggi la storia si ripete. E la comunità si trova di nuovo privata di uno strumento prezioso, donato da una società privata di Palermo e installato, insieme ad altri tre, in punti strategici per interventi rapidi in caso di emergenza.

Un atto che non è solo vandalismo, ma che tocca la sensibilità collettiva. Perché un defibrillatore può essere la salvezza per chi si sente male in strada, per un passante, per un familiare, per chiunque. E rubarlo significa lasciare scoperto un intero quartiere.

L’indignazione è forte: ancora una volta, qualcuno ha deciso di mettere a rischio la sicurezza di tutti. Un gesto che non colpisce soltanto il patrimonio pubblico, ma la speranza stessa di poter contare su strumenti vitali nelle situazioni più critiche. E proprio per questo l’assessore Franzone lancia un appello al ladro.

Un furto che apre interrogativi sulla tutela di questi dispositivi e sulla necessità di una maggiore responsabilità civica. Perché togliere un defibrillatore a una comunità significa sottrarre a tutti la possibilità concreta di salvare una vita.