Cronaca

Santoni pericolosi …

Sui social purtroppo c'è di tutto

di Emiliano Di Rosa -

Una strage familiare maturata nell’ambito del fanatismo religioso: così viene detto e scritto da giorni ma a ben pensarci, a meno di non voler tornare indietro in epoche lontane e a riti tribali e cruenti o alle forme di superstizione più nere e macabre, quel che è accaduto nella villetta di Altavilla Milicia appare OGGI lontano da ogni religione ufficiale, anche quando queste deviano verso il fanatismo. Qui ci sono il delirio collettivo e, per citare Dante, “le genti dolorose c’hanno perduto il ben de l’intelletto”. E a leggere l’ordinanza del gip c’è un altro dettaglio importante: “tutti gli indagati risultano inseriti all’interno di un gruppo ‘religioso’ (con l’aggettivo religioso ben virgolettato) più ampio, da intendersi quale rete amicale in grado di rendere oltremodo difficoltose le loro ricerche”. Una rete di fanatici frequentata dagli assassini e su cui adesso si concentrano le indagini. E qui la nostra riflessione. A spulciare il web, i social in generale e Facebook in particolare vengono i brividi vedendo e ascoltando personaggi tanto grotteschi e imbarazzanti quanto pericolosi. Uno di costoro è collegato in qualche modo a Giovanni Barreca e alla coppia di palermitani che è entrata nella sua casa agitando lo spauracchio del demonio fino alle estreme e sanguinose conseguenze. Come contrastare questi pseudo santoni, pseudo guaritori, pseudo fondatori di pseudo sette, questi uomini e donne che scacciano il maligno, battezzano in vestaglia, suggeriscono di mollare la chemioterapia e di limitarsi a pregare? Contro costoro o almeno contro la loro propaganda e le loro insidiose suggestioni gli algoritmi di Facebook non possono intervenire? E ancora più e meglio non potrebbe intervenire il legislatore? Perché sui social se scappa di scrivere una mezza parolaccia a volte si viene bloccati per un mese mentre se si inducono le persone deboli a credere nei miracoli di un parrucchiere non succede niente …