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Scicli, consiglio comunale ‘lumaca’

Duro intervento della consigliera comunale Caterina Riccotti

di Leuccio Emmolo -

L’amministrazione Marino?  “È chiusa in sé stessa, rifiuta il dibattito”. In stretta sintesi è  quanto afferma la consigliera comunale di opposizione Caterina Riccotti a pochi giorni dalla convocazione del Consiglio comunale che sancisce la ripresa del dibattito politico e dell’attività consiliare. La data verrà stabilità al termine della conferenza dei capigruppo di lunedì prossimo. Riccotti spera di vedere al ritorno in aula un dibattito politico diverso da quello finora portato avanti dall’amministrazione Marino. Per l’esponente della minoranza consiliare la giunta municipale pare abbia deciso di chiudersi in sé stessa, “dimenticando, o meglio ancora, ignorando deliberatamente – attacca Riccotti – quelle che sono le prerogative del Consiglio comunale e dei consiglieri che lo compongono”.

La candidata a Sindaco alle passate Amministrative ha avuto modo di vedere come nel corso del primo anno di questa nuova sindacatura “il civico consesso sia stato convocato prevalentemente con procedura d’urgenza, utilizzando quello che dovrebbe essere la massima espressione di rappresentanza della cittadinanza come un organo deputato alla mera e, preferibilmente acritica, ratifica dell’operato di questa Amministrazione”. Secondo Riccotti appare “evidente e palese la frustrazione di quello che e` il dibattito politico, tanto nella sede che gli e` propria, ossia il Consiglio stesso, tanto fuori, in citta`”. C’è un’altra questione che la consigliera tiene a denunciare: “Questa giunta manifesta una totale carenza di senso delle istituzioni e un deliberato spregio di quelle che sono le prerogative dei consiglieri comunali, nel loro ruolo di rappresentanti dei cittadini e controllori dell’operato degli amministratori”.

Nell’arco di Riccotti c’è qualche freccia anche  per  i consiglieri di maggioranza, i quali, “ben lungi- sono parole di Riccotti-  dal rivendicare la centralita` del loro ruolo si sono adagiati in questa scia di silente e cieca accondiscendenza nei confronti dell’operato e dell’agire di un’Amministrazione che ad oggi non ha ancora ben compreso – conclude – l’importanza del dibattito politico”.