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Scuola, Anci: necessitano interventi contro la dispersione

Il recente “decreto Caivano”, ha introdotto delle modifiche che rafforzano il ruolo del sindaco nell’ambito del contrasto al fenomeno della dispersione scolastica. In Sicilia la situazione è sempre più preoccupante. L’Anci lancia un appello affinché la Regione e ai Comuni della Regione affinché si muova per contrastarlo. Vediamo.

di melania sorbera -

Nell’anno scolastico 2022/23 la Sicilia ha registrato un Indice di Dispersione Scolastica Globale per tutti gli ordini di scuola pari al 4,14%, il più alto d’Europa. Nella scuola elementare lo 0,49%, circa 1004 alunni sono dispersi su oltre 206 mila iscritti. Nella scuola media sono dispersi circa il 2,26%, corrispondente a 3.145 alunni su 138.881 iscritti. Dal monitoraggio dell’Ufficio Scolastico Regionale, emergono alcune differenze significative tra province. Nella scuola primaria, la provincia di Siracusa registra l’indice più elevato, circa 1,11%, mentre Caltanissetta presenta il valore minimo. Alle scuole medie la dispersione più alta si rileva ad Agrigento con il 3,49%, seguita da Ragusa con il 3,4% mentre Messina presenta il tasso più basso, l’1,09%. Queste differenze indicano che il fenomeno è più accentuato in alcune aree dell’isola, quali soluzioni? In vista del nuovo anno scolastico l’Anci Sicilia ha lanciato un appello all’Ufficio scolastico regionale, ai sindaci e agli assessori con delega alla Pubblica Istruzione dei comuni di tutta la Regione per la creazione di un tavolo di confronto che contrasti il fenomeno.