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Senza fissa dimora respinto dalla clinica, la Cgil chiede l’intervento di Schifani

"Il risultato finale è che un paziente, un cittadino, è stato privato del suo inalienabile diritto alla cura"

di Redazione Video Regione -

Avviare un’indagine

La Fp Cgil Palermo chiede al presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, e all’assessore alla Sanità Giovanna Volo “di avviare immediatamente un’indagine per accertare l’esatta dinamica” della vicenda che riguarda un uomo di 67 anni, che sarebbe stato respinto dalla casa di cura convenzionata “Latteri” per senza fissa dimora. “È un gravissimo atto di discriminazione, quello che è accaduto ieri a discapito di un nostro concittadino, con un femore rotto a causa di un incidente automobilistico, ‘colpevole’ di essere un ‘senza fissa dimora’, un ‘analfabeta’ e per questo respinto dalla clinica”, sostengono il segretario generale della Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca, il segretario medici e dirigenti Ssn Domenico Mirabile, e la responsabile aziendale medici dell’Aoup “P. Giaccone” Monica Lunetta. “L’uomo era stato portato prima al pronto soccorso del Policlinico – affermano i sindacalisti – L’ortopedico che lo visita dispone il ricovero per sottoporlo a un intervento chirurgico. Ma il posto in reparto non c’è ma si trova, dopo un giro di telefonate alle strutture private convenzionate, nella Casa di cura Latteri, che prima fa portare il paziente in ambulanza ma poi lo rimanda indietro”. “Il risultato finale è che un paziente, un cittadino, è stato privato del suo inalienabile diritto alla cura, nei giusti tempi e presso l’unità operativa più adeguata alla sua condizione clinica – aggiungono Cammuca, Mirabile e Lunetta – Ci dispiace molto che a Palermo possano registrarsi atteggiamenti discriminatori del genere, proprio nei confronti dei più fragili, di quegli ultimi ai quali Biagio Conte si é dedicato per una vita e che questo sia accaduto all’indomani del suo funerale”. (ANSA).

FOTO Dayitalianews