Attualità

Senza illuminazione, l’elipista sommersa nel degrado

Entrambe le strade di accesso poi, sono pressoché impercorribili, invase dal fango e dai rifiuti e rischiose

di finmedia -

La morte del maresciallo dei carabinieri in pensione Basilio Meula, deceduto per un problema cardiaco dopo il trasporto a Niscemi da dove è stato trasferito in volo al Policlinico di Catania, per l’impossibilità dell’elicottero del 118 di atterrare sull’elipista gelese priva di illuminazione, ha purtroppo ancora una volta puntato i riflettori su una situazione di degrado della struttura di contrada Brucazzi che va avanti da decenni.

Appena 4 mesi fa era stato annunciato un finanziamento di 97mila euro in Finanziaria regionale per i lavori di adeguamento e gli interventi di manutenzione. Ad oggi però quei soldi, stanziati per l’Asp, rimangono chiusi in un cassetto della Regione, nell’attesa che l’Azienda e il Comune firmino una convenzione per intervenire così come annunciato mesi fa. Nel frattempo l’elisuperficie dell’Asi, che funge da pista di atterraggio e decollo per l’elicottero del 118, continua ad essere ridotta in condizioni assolutamente poco dignitose. Ad oggi la pista è invasa dalle erbacce con i relativi disagi che i malati sono costretti a subire. Al momento, senza illuminazione non si può atterrare nelle ore notturne, ma le cose potrebbero anche peggiorare.

 

A peggiorare la situazione anche i ladri di ferro che approfittando dell’assenza di un vasto tratto di recinzione hanno portato via le grate dei canali di scolo della pista e i tombini della fognatura. Non va meglio alla strada d’accesso dalla quale arrivano i mezzi di soccorso, proprio in occasione dell’inaugurazione vennero promessi interventi immediati, mai realizzati. Entrambe le strade di accesso sono pressoché impercorribili, cosparse di buchi e invase dai rifiuti e rischiose soprattutto per il trasporto di pazienti politraumatizzati.

Solo quest’anno l’elipista ha già effettuato circa una cinquantina di trasporti, sono centinaia da quando è stata aperta e resa operativa. E tutto questo senza ancora nemmeno un impianto di illuminazione che ne consenta l’utilizzo h 24. Nell’attesa che si sblocchi il finanziamento in Finanziaria, la Protezione Civile Regionale avrebbe scritto al comune per vagliare l’opportunità di individuare altri siti per la realizzazione di una elisuperficie “ex Novo”. Escluso al momento la terrazza del parcheggio ospedale sud di Caposoprano, a causa delle prescrizioni negative dell’Enac, sarebbe stata individuata un’area nel quartiere Marchitello, per un costo almeno di 400mila euro e con tempi burocratici lunghissimi per la realizzazione.