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Sfida europea della pesca e delle politiche del mare

Un confronto tra decisori europei, nazionali e rappresentanti del settore marittimo si è svolto a Catania sulla sfida europea della pesca e delle politiche del mare

di newsicilia -

Il mare rappresenta una risorsa vitale per l’Italia e l’Europa, contribuendo in modo significativo al PIL, alla crescita economica e all’occupazione.

Questo è stato il focus di un evento che si è tenuto a Catania promosso in vista delle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno, che ha visto riuniti decisori europei e nazionali, insieme ai rappresentanti del settore marittimo, per affrontare le sfide e le opportunità legate alla Blue economy e alla sostenibilità del mare. L’evento, promosso dal Dipartimento per la Protezione Civile e le Politiche del Mare della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Siciliana e la Città di Catania, ha fornito un palcoscenico per una discussione approfondita su una vasta gamma di temi cruciali.

Tra questi, la gestione degli ecosistemi marini, i piani nazionali per la capacità della flotta, la pesca tradizionale e in acque internazionali, l’acquacoltura sostenibile e il mercato dei prodotti ittici. L’Italia, con i suoi oltre 7.000 km di coste, gioca un ruolo fondamentale nella blue economy. Secondo i dati di Nomisma, le attività economiche correlate al mare rappresentano oltre il 25% del PIL nazionale, con ampi margini di crescita futura.

Tuttavia, questo settore vitale è minacciato da numerose sfide, tra cui l’inquinamento e  l’eccessivo sfruttamento delle risorse marine. E’ emersa la necessità di massimizzare l’utilizzo dei fondi UE, in particolare del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP), per promuovere la Politica Comune della Pesca e l’organizzazione comune dei mercati nel settore marittimo. Il ministro Nello Musumeci ha evidenziato come è possibile conciliare la Blue economy con le richieste dei pescatori e con un turismo che valorizzi la costa del mediterraneo.