Attualità
Sgombrato da Polizia studentato autogestito di via Gallo
Polemiche a Catania per lo sgombero da parte della Polizia di un immobile occupato ed autogestito dal 2018 all’interno del quale si svolgevano attività di consultorio e studentato
Ha suscitato polemiche lo sgombero del consultorio e dello studentato di via Gallo avvenuto oggi a Catania. In una nota la Procura parla di sequestro preventivo eseguito dalla Polizia in relazione ad un immobile di proprietà dell’Ente Biblioteche Riunite Civica Ursino Recupero, occupato dal febbraio 2018 dagli aderenti al centro sociale Liotru/Spazi Sociali. La Procura aggiunge che l’immobile non ha mai ospitato famiglie ma solo aderenti ed attivisti del centro sociale.
I locali sono stati affidati in custodia giudiziale al legale rappresentante dell’Ente proprietario. La Digos contesta a undici aderenti al centro sociale il reato di invasione/occupazione di edificio pubblico. Nel pomeriggio è arrivata anche la nota dell’Università di Catania che specifica di non essere proprietaria dell’immobile né di avere avuto alcun ruolo su quanto accaduto stamattina.
Il Movimento Elettori e Consumatori sottolinea come lo sgombero di un consultorio nel giorno dei funerali di Giulia Cecchettin sia grave e dà l’idea della mancanza di sensibilità istituzionale. Maria Grazia Leone, segretaria della federazione catanese del Pd e Sergio Lima, componente della segreteria regionale e della direzione nazionale Dem, parlano di sgombero ingiustificato visto che i locali giacevano da anni in stato di abbandono. L’Arci di Catania definisce l’accaduto un “azione insensata e gravissima nei confronti di uno spazio vivo e indispensabile per la comunità”