Cronaca

Si cercano ancora i migranti dispersi

Dopo il naufragio di Selinunte

di Emiliano Di Rosa -

Non si fermano le ricerche dei migranti dispersi del naufragio avvenuto sabato tra Selinunte e Porto Palo di Menfi. Finora sono 5 i morti accertati ma, secondo le testimonianze raccolte dai superstiti, mancherebbero all’appello altre 15 persone.

Potrebbero essere riusciti comunque a raggiungere la riva e a dileguarsi oppure, nella peggiore delle ipotesi, i loro corpi sarebbero ancora in acqua. Due elicotteri dell’Aeronautica militare e della Guardia costiera, oltre i mezzi navali dei vigili del fuoco e della Capitaneria di porto, continuano a perlustrare il mare. In 35 sono stati fermati nel tratto di litorale dove si è arenata l’imbarcazione. “Si sta facendo di tutto per rintracciare i superstiti del naufragio di ieri che ancora vagano senza meta. Vanno aiutati, portati in un centro di accoglienza per rifocillarli”, ha detto Enzo Alfano, sindaco di Castelvetrano. Un minorenne sopravvissuto alla tragedia ha raccontato che i migranti hanno pagato 9 mila dinari tunisini (circa 3 mila euro) per la traversata; giunta vicino la costa, la barca si è inclinata su un fianco e gli scafisti hanno detto loro di scendere ma solo chi sapeva nuotare ha raggiunto la costa, gli altri non ce l’hanno fatta. I superstiti sono attualmente ospitati nella tendostruttura di Porto Empedocle e nel Cpa di Castelvetrano gestito dalla Croce Rossa.