Catania

Si costituisce un latitante del clan Cappello-Bonaccorsi

Le indagini dell'operazione Locu, coordinate dalla Dda, sono state avviate dalla sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Catania nel maggio 2020

di Redazione -

Il fuggitivo Domenico Querulo, 43 anni, esponente del clan Cappello-Bonaccorsi, si è costituito alla Squadra Mobile della Questura di Catania. Querulo era sfuggito all’operazione ‘Locu’ del 19 marzo scorso, che ha coinvolto 41 persone accusate di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, porto illegale di armi da fuoco e spaccio di sostanze stupefacenti. Un mandato di cattura europeo pendeva sul suo capo.

Secondo quanto emerso, l’indagato sarebbe rientrato dall’estero per consegnarsi alla Polizia. Su di lui pendeva un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Simona Ragazzi su richiesta del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Michela Maresca, per associazione mafiosa e traffico di droga. Si ritiene che Querulo distribuisse la droga in diversi punti di spaccio e riscuotesse i relativi proventi.

Le indagini dell’operazione Locu, coordinate dalla Dda, sono state avviate dalla sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Catania nel maggio 2020. Le indagini si sono avvalse di intercettazioni telefoniche, ambientali, telematiche e videoregistrazioni. Secondo la Procura distrettuale di Catania, queste indagini hanno fornito elementi significativi contro un sodalizio criminale dedito al traffico e allo spaccio di cocaina, crack, marijuana e hashish. Il gruppo gestirebbe da anni una vasta “piazza di spaccio” nel rione storico di San Cristoforo, nota come Locu, storicamente controllata dal clan mafioso Cappello-Bonaccorsi. L’inchiesta, grazie anche all’impiego di agenti sotto copertura del Servizio Centrale Operativo della Polizia, avrebbe documentato centinaia di episodi di cessione di droga, sia all’interno di abitazioni che per strada.