Ragusa
Si svuota il centro trattenimento migranti a Modica
La parte destinata ai trattenimenti ha la disponibilità di 84 posti
Dei 7 cittadini tunisini richiedenti asilo, trasferiti il 27 settembre nell’ala del centro di Modica destinata ai trattenimenti, non ne è rimasto alcuno.
Il Viminale ha annunciato ricorso avverso l’ordinanza del giudice
Uno è uscito definitivamente della struttura perchè ha esibito i suoi documenti, un altro è stato arrestato per delle pendenze con la giustizia italiana, e altri cinque sono transitati nel settore della struttura sita nell’Area industriale Modica-Pozzallo, che ha la stessa funzione di un hotspot e sono in attesa che la loro domanda di protezione internazionale venga presa in esame. Avverrà in tempi ‘ordinari’ non con procedure spedite come quella prevista dalle norme che regolano il trattenimento delle persone richiedenti asilo/protezione e che provengono da cosiddetti paesi sicuri. L’ordinanza del giudice presso la Sezione speciale Immigrazione del Tribunale ordinario di Catania non ha convalidato i provvedimenti di trattenimento del questore di Ragusa emessi in base alle nuove disposizioni. Il Viminale ha annunciato ricorso avverso l’ordinanza del giudice che ha ritenuto illegittimo il decreto.
Il centro per migranti che sorge in territorio di Modica è diviso in due parti da una zona ‘cuscinetto’ che ospita uffici amministrativi e di gestione del centro. Una doppia recinzione alta tre metri, circonda tutta l’area. La parte destinata ai trattenimenti ha la disponibilità di 84 posti. Oltre il doppio quelli a disposizione dell’area hotspot che viene utilizzata nei momento di particolare affollamento dell’hot spot di Pozzallo e che attualmente ospita nuclei famigliari di varie nazionalità in attesa di trasferimento in strutture di seconda accoglienza dopo l’attivazione delle procedure di richiesta di asilo/protezione. I cinque tunisini per i quali non è stato convalidato il trattenimento, sono transitati in questa parte della struttura. Come tutti gli altri ‘ospiti’ di questo settore, non trattandosi di un centro di detenzione, possono allontanarsi e rientrare nella struttura ad orari prestabiliti.