Agrigento

SiciliAcque avvia un nuovo piano di razionamento per 93 comuni dell’Isola

Le riduzioni nella portata dell'acqua variano dal 10% al 45%, a seconda degli acquedotti che alimentano i serbatoi comunali

di Redazione -

Siciliacque ha annunciato la decisione di ridurre le forniture d’acqua in alcuni territori allo scopo di garantire un approvvigionamento equo in tutta la regione, contemporaneamente accelerando gli interventi per contrastare la siccità.

Tre cantieri per la trivellazione

Attualmente, sono in corso tre cantieri per la trivellazione di nuovi pozzi a Caltabellotta, al campo Favara di Burgio e in contrada Zacchia, a Prizzi. I lavori in quest’ultimo sito sono appena iniziati. Ulteriori ricerche idriche sono in corso sul monte Carcaci, tra Prizzi e Castronovo, nella provincia di Palermo. Siciliacque ha precisato che, nel frattempo, è stato concordato con l’Autorità di bacino un nuovo piano di razionamento, successivo a quello attuato all’inizio di gennaio. Questo piano coinvolge complessivamente 93 comuni nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo e Trapani, interessando una popolazione di circa 850.000 residenti.

Le riduzioni nella portata dell’acqua variano dal 10% al 45%, a seconda degli acquedotti che alimentano i serbatoi comunali. Le maggiori punte di riduzione si verificheranno in 15 centri del Nisseno e dell’Agrigentino che dipendono dal sistema Fanaco. Questa decisione, presa in accordo con le autorità regionali, è motivata dalla situazione critica di siccità in Sicilia e mira a conciliare le esigenze di approvvigionamento delle persone con la necessità di preservare le risorse idriche.


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