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Smaltimento rifiuti, Messina avrà il suo impianto

L’intervento da 30 mln di euro finanziato con i fondi del PNRR sarà assegnato alla Società di regolamentazione rifiuti che ingloba una quarantina di comuni della provincia jonica e tirrenica

di tcf -

Messina avrà il suo impianto di smaltimento dei rifiuti. Si tratterà della prima struttura moderna per la gestione dei rifiuti dell’intera provincia, un vero proprio salto di qualità ambientale oltre che un bel risparmio economico per un territorio che deve esportare a caro prezzo tutta la produzione dei rifiuti. Con una gara d’appalto lampo è stato individuato chi dovrà completare la progettazione e poi realizzare l’impianto per il trattamento della frazione umida di Mili.

Ad aggiudicarsi l’appalto integrato il Raggruppamento Temporaneo di Imprese con capofila il Consorzio Stabile Energos di Biella. Della progettazione invece si occuperà uno studio palermitano. Il ribasso sulla base d’asta di circa 30 milioni è stato del 4,6 per cento e l’opera costerà poco più di 28 milioni e trecentomila euro.

Ma è stata la proposta tecnica ad aver fatto la differenza nel testa a testa con l’altra candidata, un consorzio con capofila un’azienda romagnola. L’intervento è stato finanziato diversi anni fa con i fondi del PNRR assegnati alla Società di regolamentazione rifiuti che ingloba una quarantina di comuni della provincia jonica e tirrenica più vicina al capoluogo.  

Adesso scatteranno le verifiche amministrative di rito e, dopo la firma del contratto, in 2 mesi il progetto sarà pronto per l’autorizzazione  questo consentirà l’avvio dei  lavori, presumibilmente entro la fine dell’anno. La conclusione è prevista entro il dicembre del 2026, quindi l’avvio della fase di gestione provvisoria. Con un impianto in città la tariffa della Tari potrà essere ulteriormente ridotta grazie proprio all’efficientamento del ciclo di trattamento della frazione umida e ai risparmi generati.