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Sparatoria, legale indagato rinuncia al mandato
Sarebbero almeno due i giovani sotto torchio degli investigatori, nelle ultime ore, dopo la sparatoria costata la vita a tre giovani di Monreale. Secondo gli investigatori sarebbero 4 i complici di Salvatore Calvaruso, il 19enne del quartiere Zen fermato nella notte con l'accusa di strage. Uno dei due sarebbe del quartiere Borgo Nuovo e l'altro dello Zen. Intanto Rinuncia al mandato di difesa l'avvocato di Salvatore Calvaruso. "Dopo una lunga riflessione, tenuto conto del grande impegno che la vicenda richiede, mosso da grande senso di responsabilità e di rispetto nei confronti di chi, in un momento assai particolare e delicato della sua esistenza, ha deciso di affidarmi la sua difesa, mi trovo costretto a rinunciare alla stessa, poiché risulta assolutamente inconciliabile temporalmente con quella già assunta nell'ambito di tanti altri procedimenti di pari complessità", ha reso noto l'avvocato. Intanto i parenti delle vittime vogliono giustizia
“Vogliamo giustizia. Giustizia vera”. Parlano i papa’ di Salvatore Turdo e Andrea Miceli, due dei tre giovani uccisi a colpi di pistola nella strage di Monreale. Le famiglie dei due cugini, sempre insieme fin da piccoli, sono riuniti a casa per darsi forza a vicenda. Queste non sono persone, non hanno sangue nelle vene”, afferma Giacomo Miceli. Andrea prima di finire sotto i colpi, ha tentato salvare il cugino e aveva fatto allontanare la fidanzata:
“Era un ragazzo solare, amato da tutti, responsabile e la sua grande passione era il calcio. O fanno giustizia o me la faccio io”. “Non si puo’ descrivere il dolore che proviamo, non si puo’ descrivere”, aggiunge l’altro papa’, “mio figlio lavorava e il sabato usciva solo per divertirsi e purtroppo hanno incontrato ragazzi che erano li’ solo con l’intenzione di uccidere. Non so se ora riusciremo ad andare avanti…”. Ad essere fermato con l’accusa di strage, porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco, Salvatore Calvaruso, 19 anni: prima ha confessato con dichiarazioni spontanee, poi si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Oltre ad Andrea e Salvatore, nella sparatoria è morto Massimo Pirozzo, tutti monrealesi e altre due persone sono state ferite. Ad incastrare Salvatore Calvaruso sono stati i video delle telecamere di sorveglianza della zona della sparatoria e le dichiarazioni di una serie di testimoni. Sul luogo della rissa che ha preceduto gli omicidi sono poi stati trovati gli occhiali di Calvaruso; inoltre un amico del ragazzo, sentito dai magistrati, ha sostenuto di aver prestato il motorino all’indagato la notte della sparatoria e che poche ore dopo questi si sarebbe presentato a lui chiedendogli di denunciare il furto del mezzo perchè aveva “combinato un macello sparando ed uccidendo due persone”, visto che in un primo momento i morti erano due. Il testimone ha decritto l’abbigliamento dell’amico che corrispondeva a quello che l’indagato aveva detto di indossare.
Calvaruso è stato riconosciuto da testimoni in foto. Le indagini hanno confermato che almeno due persone hanno aperto il fuoco con pistole, sparando oltre 20 colpi sulla folla. Le ricerche degli altri membri del gruppo continuano, carabinieri e polizia hanno passato al setaccio il quartiere Zen e il quartiere Borgo Nuovo a Palermo anche se le armi che hanno sparato potrebbero essere state abbandonate durante la fuga a Monreale
“Sparando molteplici colpi ad altezza d’uomo- si legge nel provvedimento di fermo emesso dalla Procura in un tratto di strada molto affollato, è stata indubbiamente messa a repentaglio l’incolumità pubblica”, scrive la Procura nel fermo. “E’ stato infatti solo un caso che le persone attinte dai proiettili siano state solo cinque, di cui tre mortalmente, e non si siano invece prodotte invece più vittime”, conclude il provvedimento. La comunità di Monreale resta sconvolta e cerca giustizia per le vittime di una violenza così estrema.