Palermo

Sparatoria Monreale, è caccia ai complici

I fatti di Monreale: si stringe il cerchio attorno ai complici di Salvatore Calvaruso. Sarebbero due le persone nel mirino degli inquirenti; a sparare e ad uccidere Andrea, Salvatore e Massimo sarebbero stati anche loro.

di Redazione -

Avrebbero le ore contate gli altri giovani che hanno preso parte, una settimana fa, alla sparatoria di Monreale che ha lasciato sull’asfalto Massimo Pirrozzo e i due cugini Salvatore Turdo e Andrea Miceli.  Gli inquirenti stanno stringendo il cerchio attorno ad almeno altre due giovani dello Zen; sono stati i testimoni di quel maledetto sabato ad averli tirati in causa e altri riscontri delle immagini delle telecamere di sorveglianza. Ci sarebbe anche un identikit e spunta una moto, una BMW nera, sul luogo della sparatoria e a bordo della quale i due si sarebbero dileguati dopo aver fatto fuoco. Secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia, gli investigatori stanno analizzando le celle telefoniche per identificare con certezza chi fosse presente sulla scena della strage e  avrebbero già individuato i nomi ma gli accertamenti tecnici saranno fondamentali prima di procedere con eventuali altri arresti.  Nell’ordinanza compaiono diversi omissis, ma dietro quelle righe coperte ci sono identità già note ai carabinieri. Al momento in carcere c’è solo Salvatore Calvaruso, ma una cosa è certa: a fare fuoco non è stato solo lui. Intanto questa sera, a Palermo ci sarà una fiaccolata che partirà da Piazza Verdi e percorrerà le vie del centro per terminare davanti la Cattedrale. L’iniziativa, che ha ricevuto l’adesione di Comitati, parrocchie e confraternite, è per ricordare Andrea, Salvatore e Massimo, i tre ragazzi vittime della strage di Monreale e per dire con forza basta alla violenza; lo slogan che la accompagnerà sarà : “Quinto comandamento: non uccidere, la vita è sacra”. Gli organizzatori sono convinti che sia necessario sensibilizzare soprattutto i giovani frequentatori della movida affinché quello che è accaduto non si ripeta mai più e invitano tutti a partecipare, affinchè ci si renda davvero conto che la vita è un dono e non bisogna sprecarla