Caltanissetta
“Spero che don Nunzio possa perdonarmi”
. Il giovane presunto responsabile dell'accoltellamento si è presentato davanti al giudice. L'arresto effettuato dai carabinieri è stato convalidato e confermata la detenzione in carcere.
Rimane in carcere il ventiseienne Francesco Ascia, arrestato con l’accusa di aver accoltellato don Nunzio Sama’, nella chiesa del Carmine, in pieno centro storico. Il parroco è stato ferito da almeno un fendente che lo ha raggiunto all’addome.
Questa mattina, Ascia, che ha precedenti penali anche per rapina e al contempo convive con difficoltà psichiche, si è presentato davanti al gip Fabrizio Giannola per l’udienza di convalida. Ha risposto alle domande, spiegando di aver reagito solo per futili motivi, dopo essersi confessato. Avrebbe impugnato il coltello, poi ritrovato e sequestrato dai carabinieri, e ha ammesso di aver colpito il sacerdote. Difeso dal legale Carmelo Tuccio, si è detto dispiaciuto.
Spera che il parroco possa perdonarlo, così avrebbe riferito nel corso dell’interrogatorio, in presenza anche del pm Lucia Caroselli. La procura ha insistito per la convalida dell’arresto e per la conferma della detenzione in carcere. Conclusioni accolte dal giudice. La difesa ha invece indicato la possibilità di un collocamento del giovane, attraverso i domiciliari, in una struttura specialistica, per i problemi psichici. Ascia rimane detenuto mentre le indagini vanno avanti. L’accoltellamento di don Sama’ ha scosso l’intera comunità e sono stati molteplici gli attestati di vicinanza giunti dalle istituzioni, dalla politica, dai parrocchiani e da tanti cittadini.