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“Sprigiona il tuo cuore” e la relazione per i più fragili
Sprigiona il tuo cuore è un progetto che si rivolge ai figli dei detenuti affinchè non si perda la relazione genitore-figlio che, in qualunque contesto, se sana, ha delle ricadute positive sulla crescita del minore. Le modalità e la rete del progetto sono state presentate ieri, a Ragusa
Si è svolta ieri a Ragusa, la conferenza stampa di Sprigiona il tuo cuore, un progetto selezionato da Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il progetto intende sviluppare azioni di contrasto ai traumi della separazione di minori dai loro genitori in stato di detenzione o in condizioni di restrizione e di tutti quei fattori che concorrono ad aggravare le situazioni di marginalità sociale del nucleo familiare. Ci sono ogni anno migliaia di bambini e adolescenti che varcano la soglia di una struttura carceraria per andare a trovare un congiunto e questo può avere un impatto importante sullo sviluppo sano di un minore, non soltanto da un punto di vista sociale, quanto dal punto di vista educativo e personale. Al centro del progetto Sprigiona il tuo cuore, riallacciare la relazione affettiva fra genitori “ristretti” e figli.
La Fondazione Val di Noto ha la vocazione di creare rete e attraverso questo progetto si è creato un partenariato di diversi comuni, quali Augusta, Priolo Gargallo, Ragusa e Siracusa, carceri e uffici ULEPE di Ragusa e Siracusa e diverse altre realtà del Terzo Settore. Un progetto con una forte valenza pedagogica e sociale, perché aiuta a riscoprire come l’esperienza della riparazione non coinvolge soltanto i soggetti specificatamente interessati, ma tutti, in quanto se il reato ha una ricaduta sociale la riparazione non può non partire coinvolgendo anche la società.
E a proposito di fare rete, Elvira Adamo, assessora ai Servizi sociali e alle Pari Opportunità del Comune di Ragusa, ha voluto sottolineare l’importanza e la vivacità del Terzo settore che sopperisce alla lentezza di cui a volte gli enti pubblici soffrono nell’ individuare il focus dei problemi
Nel mese di novembre proprio le associazioni del Terzo settore erano riusciti ad organizzare luna grande festa al carcere di Ragusa che ha messo in luce emozioni contrastanti, fra la commozione di un abbraccio e l’incapacità, a volte, di saperlo dare. Aspetti emotivi di vicende umane, spesso ai margini, ma che non devono essere stigmatizzate o allontanate