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Stato di agitazione degli agenti penitenziari: proteste per condizioni di lavoro e sicurezza

La nota di protesta è stata firmata da Calogero Navarra (Sappe), Rosario Di Prima (Sinappe), Gioacchino Veneziano (UilPa), Francesco D'Antoni (Uspp), Domenico Bellotta (Fns Cisl) e Gaetano Agliozzo (Fp Cgil)

di Sergio Randazzo -

Gli agenti di polizia penitenziaria in Sicilia hanno proclamato lo stato di agitazione, con l’intenzione di organizzare una manifestazione unitaria. La decisione è stata presa a causa dei ritardi nell’affrontare le numerose richieste poste all’attenzione del provveditore Maurizio Veneziano. I sindacati coinvolti, tra cui Sappe, Sinappe, UilPa PolPen, Uspp, Fns Cisl e Fp Cgil, hanno evidenziato che, nonostante gli impegni presi durante l’incontro del 19 settembre, persistono gravi difficoltà per il personale penitenziario.

Questioni irrisolte e richieste urgenti

Le sigle sindacali denunciano ritardi significativi nei pagamenti agli agenti e altre problematiche che impattano sulle condizioni di lavoro. Tra le richieste principali, figurano interventi per contrastare le continue aggressioni da parte dei detenuti e l’inosservanza quotidiana delle regole penitenziarie, che costringono il personale a prolungare i turni oltre le otto ore o a rientrare in servizio, annullando di fatto i diritti previsti dal contratto.

La nota di protesta è stata firmata da Calogero Navarra (Sappe), Rosario Di Prima (Sinappe), Gioacchino Veneziano (UilPa), Francesco D’Antoni (Uspp), Domenico Bellotta (Fns Cisl) e Gaetano Agliozzo (Fp Cgil).

Preoccupazioni sanitarie all’Istituto Malaspina

In aggiunta, il Sappe ha sollevato preoccupazioni in merito a possibili casi di scabbia riscontrati tra i detenuti dell’Istituto penale per minorenni Malaspina di Palermo. Paolo La Corte, segretario del Sappe, ha richiesto che l’amministrazione della giustizia minorile e le istituzioni attivino tutte le procedure sanitarie previste per tutelare sia i lavoratori che le persone private della libertà, al fine di limitare il rischio di contagio.