Catania
StMicroelectronics investe in Sicilia: verso un preaccordo da 300 milioni per potenziare lo stabilimento
Tamajo: "Nessun esubero, ma investimenti su capitale umano"
La Sicilia si prepara a diventare un polo sempre più strategico per l’industria dei semiconduttori. Prosegue infatti il confronto tra la Regione Siciliana e StMicroelectronics per la definizione di un preaccordo da quasi 300 milioni di euro, destinato a rafforzare la presenza del colosso tecnologico sull’Isola, in particolare nello stabilimento etneo, già considerato un centro di riferimento a livello europeo.
Tamajo: “Nessun esubero, ma investimenti su capitale umano”
A rassicurare lavoratori e cittadini è l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo:
“Abbiamo ricevuto garanzie precise dall’azienda: nessun esubero è previsto a Catania. Si parla piuttosto di percorsi di pensionamento, riqualificazione, formazione e acquisizione di nuove competenze”.
Un piano di lungo termine, spiega Tamajo, “che guarda ai prossimi dieci anni e poggia su tre pilastri: ricerca, capitale umano e sviluppo sostenibile”. La firma del preaccordo conferma – secondo l’assessore – la volontà della multinazionale di puntare strategicamente sulla Sicilia, in linea con gli obiettivi regionali di transizione tecnologica e innovazione industriale.
Un investimento strategico nel cuore del Mediterraneo
L’intesa in via di definizione prevede interventi mirati nel prossimo decennio, per potenziare le attività di ricerca e sviluppo e consolidare il ruolo della Sicilia nel sistema europeo dei semiconduttori, settore chiave per il futuro dell’economia digitale e della manifattura avanzata.
Il governo regionale sostiene il progetto
“StMicroelectronics ha scelto la Sicilia non solo come sede produttiva, ma come vero e proprio laboratorio di innovazione”, conclude Tamajo.
“Il governo Schifani continuerà a sostenere questo percorso, creando le condizioni perché il progetto possa generare occupazione qualificata, crescita tecnologica e competitività internazionale”.