Cronaca
Strage di Altavilla Milicia
Sollevata la "legittimità costituzionale"
Mentre il processo segue il suo corso ora si torna a parlare della strage di Altavilla Milicia anche da un punto di vista Costituzionale. Lo fa ben notare stamattina il Giornale di Sicilia perché la difesa della figlia di Giovanni Barreca ha sollevato la questione di legittimità. La ragazza è accusata – assieme al padre e ai due cosiddetti “fratelli di Dio” Sabrina Fina e Massimo Carandente – di avere ucciso la mamma e i due fratelli di 16 e 5 anni. Un caso eclatante di violenza che scosse l’opinione pubblica. Ora potrebbe non avere accesso alla misura che le permetterebbe di affrontare il percorso rieducativo fuori dal carcere. La misura infatti è stata messa in dubbio dal recente decreto Caivano approvato dal governo nazionale che ha introdotto il divieto di messa alla prova per i minori imputati di reati gravissimi come la violenza sessuale e, appunto, l’omicidio. L’avvocato della ragazza oggi 17enne ha presentato una questione di legittimità costituzionale contrastata dal procuratore per i minorenni. La decisione del giudice è prevista per il 26 settembre. A dirla tutta lo scorso marzo già i tribunali dei minori di Trento e Bari avevano sollevato la questione di legittimità con due ordinanze simili inviate Corte Costituzionale che non si è ancora pronunciata.