Palermo
Strage di Monreale, secondo fermo: in carcere un 18enne dello Zen
Individuato anche il mezzo utilizzato per la fuga
Un secondo fermo è stato eseguito per la strage di Monreale, avvenuta nella notte tra sabato 26 e domenica 27 aprile, in cui hanno perso la vita tre giovani e altri due sono rimasti feriti. I Carabinieri hanno arrestato un diciottenne residente allo Zen, accusato di aver guidato una delle moto da cui sono partiti i colpi esplosi tra la folla in via Benedetto D’Acquisto, durante una serata di movida.
Colpi sparati ad altezza d’uomo tra la folla
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i colpi sarebbero stati sparati ad alzo zero e ad altezza d’uomo, nel pieno di una zona frequentata da giovani. A perdere la vita sono stati Massimo Pirozzo e Andrea Miceli, entrambi 25enni, e il cugino di quest’ultimo, Salvatore Turdo, 23 anni.
Il giovane si è consegnato con il suo legale
Il diciottenne fermato è stato accompagnato presso il carcere Pagliarelli. Prima dell’intervento dei militari, che si erano già recati allo Zen per eseguire il provvedimento, il giovane si è consegnato spontaneamente, presentandosi in caserma insieme al proprio avvocato di fiducia.
Individuato anche il mezzo utilizzato per la fuga
I Carabinieri, che conducono le indagini, nel pomeriggio di ieri hanno rintracciato la moto utilizzata dal gruppo, che secondo gli investigatori comprendeva anche Salvatore Calvaruso, 19 anni, già fermato nei giorni scorsi come uno dei responsabili della sparatoria.