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Strage in famiglia, Barreca accusa i due predicatori, ‘ci chiusero in casa’

Anche in carcere, Carandente e Fina continuano a discutere delle loro convinzioni

di Sergio Randazzo -

Giovanni Barreca ha nuovamente accusato i predicatori Massimo Carandente e Sabrina Fina, noti come i “fratelli di Dio”, per il tragico evento avvenuto a Altavilla Milicia (Palermo) lo scorso febbraio.

La versione di Barreca dal carcere

Secondo Barreca, accusato della strage e attualmente detenuto, i due predicatori avrebbero tenuto lui, la moglie Antonella Salamone, la figlia diciassettenne sopravvissuta e i due figli, Kevin ed Emmanuel Barreca, in casa durante un presunto esorcismo. Quest’ultimo ha portato alla morte dei due figli e della moglie di Barreca. Barreca sostiene di non aver commesso violenze e ha ribadito che i due predicatori, convinti di vedere il demonio ovunque, avrebbero impedito a tutti di uscire durante il presunto esorcismo. Anche in carcere, Carandente e Fina continuano a discutere delle loro convinzioni, con Fina che è stata trovata in possesso di appunti contenenti citazioni evangeliche e riflessioni sul diavolo.