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Strage Monreale, “Allo Zen modelli negativi sono dominanti”
Strage Monreale: “Allo Zen modelli negativi sono dominanti”. Parla il parroco del quartiere Zen di Palermo. “Dobbiamo combattere il male con il bene” ha detto in un'intervista a VrNews
Come un buon Pastore Padre Giovanni Giannalia deve provare a tenere unito il suo gregge. Parroco di San Filippo Neri, nella Zona espansione Nord di Palermo abbreviazione Zen , il prete ha sulle spalle tutto il carico di dolore e disperazione arrecato dalla strage di Monreale. Perché il branco che ha seminato morte e disperazione in una notte di follia proprio dallo ZEN. Ma gettare lo stigma su un intero quartiere sarebbe anch’esso un errore capitale ….
“I motivi del disagio giovanile sono legati a tanti aspetti, dal lavoro che non c’è alla mancanza di servizi ed alla crisi di famiglia e scuola, alla carenza di istruzione. Così i ragazzi, nonostante anche qui allo Zen ci siano cose buone, hanno poche prospettive e finiscono per emulare quei modelli negativi che diventano attrattivi e contesti come questo, persino dominanti”: parla così Don Giovanni Giannalia, il parroco della Chiesa intitolata a San Filippo Neri, nel quartiere Zen di Palermo.
Il dolore, lo sgomento. Se questi sono i sentimenti di Monreale straziata per la morte di tre ragazzi, anche allo Zen si respira la stessa tensione, con in più la paura di una comunità che rischia di vedere i propri figli venire inghiottiti nel gorgo del male. “Penso che quei ragazzi siano stati sviati. Per combattere il male abbiamo la responsabilità, tutti noi, di agire per il bene”.