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Strage sul lavoro

Indagini per omicidio colposo plurimo

di Emiliano Di Rosa -

La Procura di Termini Imerese, che indaga sulla morte dei 5 operai a Casteldaccia, ha aperto un fascicolo, ancora a carico di ignoti, con l’ipotesi di omicidio colposo plurimo. L’indagine è coordinata dal procuratore Ambrogio Cartosio. A quanto pare i lavoratori non sarebbero nemmeno dovuti scendere all’interno della stazione di sollevamento durante la manutenzione della rete fognaria. Il contratto di appalto stipulato con Amap, la municipalizzata che aveva dato alla loro ditta, la Quadrifoglio group, l’appalto dei lavori, prevedeva che l’aspirazione dei liquami avvenisse dalla superficie attraverso un autospurgo e che il personale non andasse sotto terra. Non è chiaro, dunque, perché i cinque siano scesi giù, peraltro privi di mascherine e di altri dispositivi di protezione, nè cosa sia accaduto dopo. L’unica certezza è che sono state loro fatali le esalazioni del gas tossico formato dalla fermentazione dei liquami. L’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, ha dichiarato: “in queste ore particolarmente drammatiche, sento di far giungere un forte appello alla sicurezza sui luoghi di lavoro, auspicando un maggiore impegno di quanti hanno la responsabilità di tutelare i lavoratori. Queste morti, come anche gli infortuni, sono una profonda ferita del corpo sociale”.