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Strage Suviana: ‘Vincenzo schivo, lavoratore, da poco sposo’

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani esprime "profondo dolore" per le vittime dell'esplosione della centrale idroelettrica

di Sergio Randazzo -

“Una persona educata, riservata, di poche parole, gentilissima e soprattutto un grande lavoratore”. Questo è il ritratto che Antonino Musca, sindaco di Sinagra, dipinge di Vincenzo Franchina, 36 anni, uno dei lavoratori tragicamente deceduti ieri nell’esplosione della centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana sull’Appennino bolognese. “Sono stato fino a poco fa dalla famiglia di Vincenzo, è un momento di grandissimo dolore. Siamo poco più di duemila abitanti, qui ci conosciamo tutti”, ha detto all’agenzia ANSA. Il dolore è quello di un’intera comunità, sconvolta dalla tragedia, che si stringe intorno a una famiglia riservata.

“Conoscevo bene Vincenzo, ho avuto il privilegio di celebrarne le nozze a gennaio scorso, nel 2023. Frequentava da ragazzo la scuola dove insegnavo all’epoca, ogni tanto gli davo anche un passaggio a casa. Una persona educata, di rara gentilezza come tutta la sua famiglia. Persone di grandissima dignità per le quali non posso che avere solo belle parole”, continua Musca. Vincenzo e sua moglie, infermiera al Gaslini di Genova e anch’essa originaria di un paese vicino a Sinagra, avevano lasciato la loro terra per motivi di lavoro e si erano stabiliti a Genova.

“Vincenzo era dipendente di una ditta esterna che operava nella manutenzione per conto di Enel, non ricordo il nome”, aggiunge il sindaco. La famiglia Franchina è stretta nel dolore e, sebbene sicuramente verranno a Bologna, sarà dopo che le salme saranno rilasciate dal sequestro. “Ho appena offerto loro tutto il sostegno possibile, siamo a loro disposizione. Stiamo valutando la proclamazione del lutto cittadino”, conclude Musca, visibilmente commosso.