Messina

Stretto di Messina: polemiche sul tetto agli stipendi

L'Ad spiega che non riguarda il CdA

di Emiliano Di Rosa -

Dibattito acceso sul decreto che arriva nel tardo pomeriggio di oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri, tra gli ultimi atti prima della pausa estiva. In particolare fa discutere l’annuncio dato dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, di voler superare il tetto massimo dei 240.000 euro l’anno di stipendio per i manager e dipendenti di alto profilo che coinvolge la società “Stretto di Messina”. L’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha spiegato come la norma sia pensata solamente per reclutare i migliori tecnici sul mercato per costruire la maxi-opera e non per alzare i compensi del cda: “tutti i componenti del consiglio di amministrazione – chiarisce Ciucci – sono esclusi dalla deroga al tetto degli stipendi”. Ciucci ha anche ricordato che la società assumerà “100 risorse da Anas e Rfi senza aggravi per le casse pubbliche” ribadendo come la società debba “poter contare sulle migliori professionalità ingegneristiche e tecniche che sul mercato possono guadagnare ben più di 240mila euro”. “Era e rimane una mangiatoia di Stato”, accusa il verde Angelo Bonelli dopo che già tutti i partiti di opposizione si erano schierati contro lo sforamento del tetto.