Palermo

Svolta nell’omicidio di Stefano Gaglio: fermato il cognato

Giuseppe Cangemi, 62enne cognato della vittima, è stato fermato con l'accusa di omicidio

di Sergio Randazzo -

Svolta nelle indagini sull’omicidio di Stefano Gaglio, il magazziniere di 39 anni ucciso a colpi di pistola davanti alla farmacia Sacro Cuore, dove lavorava a Palermo. Giuseppe Cangemi, 62enne cognato della vittima, è stato fermato con l’accusa di omicidio.

Le immagini delle telecamere di sorveglianza mostrano chiaramente un uomo con maglietta rossa che attende all’ingresso della farmacia. All’arrivo di Gaglio, alle 9:07, l’aggressore gli spara alle spalle quattro colpi di pistola. In uno dei frame si intravede il volto del presunto assassino, ritenuto dagli investigatori proprio quello di Cangemi. Subito dopo, l’uomo fugge a bordo di uno scooter verso corso Finocchiaro Aprile, facendo perdere le proprie tracce.

Il fermo del 62enne è stato disposto ieri sera dal procuratore Maurizio Bonaccorso, al termine di un interrogatorio durato diverse ore in Questura. Ora sarà il Gip a valutare la convalida dell’arresto. Gli investigatori stanno ricostruendo il movente dell’omicidio. Tra le ipotesi più accreditate vi sono questioni economiche e rancori familiari, comprese liti molto accese nei giorni precedenti al delitto. Secondo alcune fonti, tra Gaglio e Cangemi sarebbero nate divergenze legate a interessi personali e discussioni familiari, elementi che potrebbero aver fatto precipitare la situazione.

La comunità di Palermo resta sotto shock: l’omicidio è avvenuto in pieno centro, davanti agli occhi dei passanti, e nella zona sono presenti numerose telecamere che hanno fornito preziosi elementi agli investigatori. La squadra mobile prosegue gli accertamenti, cercando di chiarire tutti gli aspetti della vicenda, comprese eventuali complicità e collegamenti con altri episodi della vita privata della vittima e del presunto assassino. L’episodio riporta al centro dell’attenzione il tema della sicurezza nelle aree urbane e l’importanza delle immagini di sorveglianza per risolvere crimini complessi, mentre la città attende ulteriori sviluppi sull’inchiesta.