Attualità

Tappa finale per progetto EbioScart a Biancavilla

Bilancio positivo per il progetto EbioScart volto alla valorizzazione degli scarti di ficodindia

di Bruno Capanna -

Si è concluso, dopo 34 mesi di attività, il progetto EbioScart per la valorizzazione degli scarti di ficodindia. L’ultima tappa si è svolta sabato scorso a Biancavilla, inizialmente con una visita presso l’impianto pilota dell’organizzazione dei produttori “La Deliziosa”, partner del progetto. L’azienda ha ospitato al suo interno l’innovativa linea di macchinari con cui sono state separate ed estratte le diverse componenti dei fichidindia. Poi ha avuto luogo un convegno, servito a presentare i risultati finali e le prospettive per il comparto, a completamento della filiera. Finanziato dalla sottomisura 16.1 del Psr Sicilia 2014-2023, il progetto Ebioscart ha coniugato insieme ricerca, sperimentazione ed innovazione tecnologica, riuscendo a dimostrare i vantaggi che si possono ricavare da un processo di estrazione di bio prodotti dai frutti non adatti alla commercializzazione. Guidato dal Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, soggetto capofila, EBioScart ha coinvolto un ampio partenariato, dall’Università di Catania, Di3A, a soggetti appartenenti alla filiera ma estranei alla produzione, fino alle aziende di tre poli produttivi siciliani: Sud Ovest Etneo, Santa Margherita del Belìce, e Roccapalumba. Il progetto ha registrato una validazione economica positiva che ha messo in risalto «il valore notevolmente più elevato dei bio prodotti estratti dai ficodindia siciliani, rispetto a quelli ottenibili dai ficodindia generati in qualsiasi altra parte del mondo». “Nella nostra Isola – ha spiegato Nicoletta Paparone, responsabile del progetto per il Parco scientifico e tecnologico della Sicilia – si produce la maggiore quantità di ficodindia in Italia con quasi il 98%, pari a circa 150 mila tonnellate annue ed oltre 8 mila ettari di superficie”