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Tennis e memoria, a Palermo il torneo a padre Puglisi
Il tennis come palestra di vita, come occasione di incontro e come strumento educativo. E' questo lo spirito con cui il Kalaja Palermo ha scelto di organizzare un torneo speciale intitolato a padre Pino Puglisi.
Il tennis non è soltanto uno sport, ma un vero e proprio strumento di crescita personale e sociale. La disciplina, il rispetto delle regole, la capacità di gestire la concentrazione e le emozioni, la lealtà verso l’avversario: sono tutti valori che vanno ben oltre il campo da gioco e che diventano preziose lezioni di vita, soprattutto per i più giovani. In questo senso, il tennis rappresenta una palestra educativa capace di formare cittadini responsabili, attenti e solidali. Un esempio concreto di come lo sport possa diventare motore di educazione e inclusione è il torneo dedicato a padre Pino Puglisi, organizzato dal Kalaja Palermo. Un circolo che ormai da anni si distingue per opere nel sociale. Nasce tra i quartieri periferici del capoluogo siciliano, tra Brancaccio e Acqua dei Corsari. E il Kalaja sta ricalcando quello che il beato ha fatto per tanta gente bisognosa.
La manifestazione non ha soltanto un valore agonistico, ma assume una profonda valenza sociale e culturale. Intitolare un torneo a padre Puglisi significa ricordare un uomo che ha fatto della testimonianza cristiana, dell’educazione dei giovani e del contrasto alla cultura mafiosa la missione della sua vita. Il suo insegnamento vive oggi anche attraverso iniziative come questa, che trasformano lo sport in un’occasione di incontro, di crescita e di memoria collettiva.
Così, il torneo non è solo un appuntamento sportivo, ma un momento di testimonianza e di educazione civica: un invito a coltivare, dentro e fuori dal campo, i valori di rispetto, impegno e responsabilità che rendono lo sport – e la società – migliori.