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Tensioni a Sala d’Ercole

In maggioranza e opposizione

di Emiliano Di Rosa -

Le variazioni di Bilancio, che valgono 50 milioni di euro) arrivano all’Ars dopo le elezioni provinciali di secondo livello. Nella maggioranza di centrodestra viene da citare, simpaticamente, la vecchia e fortunata parodia della “Casa delle Libertà” di Corrado Guzzanti quando diceva “tanto qui ognuno fa come cavolo gli pare”. Complessivamente il voto per i Liberi Consorzi Comunali è andato bene per i partiti del centrodestra ma andando spesso in ordine sparso, raccogliendo alleanze anomale con partiti di opposizione e accentuando fratture locali già esistenti. C’è un nuovo dualismo Cuffaro-Lombardo sulle prime pagine dei giornali. I due ex presidenti della Regione chiedono rimpasti a Palermo, rispettivamente nella giunta comunale e in quella regionale. I segnali di insofferenza tra Fratelli d’Italia e Forza Italia sono palesi, la Lega parla di grosso azzardo e ingiustificabile errore di chi intendesse minare dall’interno l’unità della coalizione”. La cosiddetta “manovrina” dunque sarà l’occasione, al momento del voto finale a Sala d’Ercole, per capire come stanno le cose. Anche nelle opposizioni i dibattiti interni continuano: il PD è sempre alla ricerca di una quadra e deve trovare una leadership regionale unitaria, cosa che al momento non c’è, il Movimento 5 Stelle fa i conti con un risultato, quello delle elezioni di secondo livello nelle ex province, che è obiettivamente deludente!