Catania

Tentano di truffare un’anziana, ma lei li smaschera e fa arrestare due uomini VIDEO

di Sergio Randazzo -

Due truffatori, un 21enne catanese e un 26enne originario di Ragusa, hanno tentato di raggirare un’anziana di 80 anni facendo leva sulla sua vulnerabilità. Tuttavia, la donna, grazie alla sua lucidità e ai consigli appresi dalle campagne informative della Polizia di Stato, è riuscita a smascherarli e a farli arrestare.

Il piano della truffa

Uno dei malviventi ha contattato telefonicamente l’anziana spacciandosi per un “comandante della polizia”, sostenendo che il figlio fosse coinvolto in un incidente mortale. Per rendere il raggiro più credibile, il truffatore ha passato il telefono a due complici, che si sono finti un avvocato e un giudice, e hanno richiesto alla donna soldi e gioielli per “evitare il carcere” al figlio.

L’anziana smaschera il raggiro

La vittima, già incappata in un tentativo simile un mese prima, ha capito subito il raggiro. Mantenendo la calma, ha finto di assecondare i truffatori, tenendoli in linea mentre avvertiva la figlia tramite un messaggio. Quest’ultima ha allertato la Polizia, che ha inviato una pattuglia alla sua abitazione.

L’arresto dei truffatori

Gli agenti hanno colto in flagranza di reato il primo complice, un 44enne con precedenti per truffa, mentre suonava al citofono per ritirare il denaro. Successivamente, il secondo truffatore, ignaro dell’arresto del primo, è stato fermato dagli agenti sotto casa della vittima mentre tentava di completare la truffa.

Le misure cautelari

Entrambi gli uomini sono stati arrestati per tentata estorsione, poiché hanno minacciato la vittima di far arrestare il figlio. Il 26enne è stato condotto in carcere, mentre il 21enne è stato posto agli arresti domiciliari in attesa della convalida. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha poi confermato le misure cautelari.

Scoperta un’organizzazione criminale

Le indagini hanno rivelato l’esistenza di un sistema ben strutturato, in cui i truffatori operano con una precisa catena di comando e ricevono il 25% del bottino per ogni truffa riuscita. Il caso dimostra come le frodi agli anziani siano sempre più sofisticate e organizzate, rendendo fondamentale la prevenzione e l’informazione.