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Tratta Caltanissetta-Siracusa, il treno non passa più

Ennesima sospensione della tratta ferroviaria Caltanissetta-Siracusa che serve tutta la provincia di Ragusa. Le corse sono sospese da luglio perchè i nuovi treni non sembrano compatibili con la linea ferrata; di fatto, dopo circa sette mesi dalla riprese del servizio e dopo i milioni spesi dalla Regione per acquistare i mezzi, non si può viaggiare in treno

di Chiara Scucces -

Tratta ferroviaria Caltanissetta-Siracusa ancora chiusa, treni sospesi e sostituiti con i bus e disagi per pendolari e turisti. E tutto questo a circa sette mesi dalla riapertura dell’intera tratta che era stata interessata dai lavori di riammodernamento della linea ferrata che doveva essere in grado di far viaggiare i nuovi treni, nello specifico i Minuetto e i Blues. Peccato che proprio questi mezzi gestiti da Trenitalia abbiano fatto registrato, a pochi mesi dalla loro introduzione, un consumo anomalo dei BORDINI, cioè dei bordi sporgenti sulle ruote del treno, progettati per mantenere il veicolo sui binari. Questi mezzi sono molto più lunghi e più pesanti delle precedenti littorine, dismesse completamente nel 2024, e forse mal si adattano ad una tratta con molte curve e pendenze; fatto sta che le ruote dei treni dovevano essere rifatte e dunque, mezzi in officina e corse sospese per l’intero periodo estivo, sostituite dai bus. Nel frattempo RFI, che gestisce i binari, avrebbe dovuto ingrassare i binari e così ha fatto. Il ritorno alla normalità doveva avvenire nel corso di questa settimana, ma dalle prove effettuate da lunedì scorso, si è visto che continua ad esserci questo consumo anomalo dei bordini; insomma i treni non possono tornare a viaggiare e questo almeno fino al prossimo 12 ottobre. Ma non sembra esserci una soluzione immediata a questa problematica, è probabile che fra un mese la questione sia identica. Gli addetti ai lavori, chi su questi treni ci viaggia e chi conosce bene la tratta, solleva una questione interessante: perchè la Regione Siciliana, con il supporto di fondi europei del PO FESR Sicilia e del PNRR, ha acquistato questi mezzi? Capiamo che fra i vari progetti del PNRR c’era quello che prevedeva l’implementazione tecnologica della linee a scarso traffico, ma che ce ne facciamo di un controllo di gestione che utilizza solo il freccia rossa se la linea non è in grado di sostenerlo? Un treno che, a regime, considerando anche i posti in piedi, arriva a trasportare 300 passeggeri, può essere considerato davvero funzionale per servire questi territori? Su altre linee ferrate con percorsi simili a quelli della Caltanissetta-Siracusa (tante curve e forti pendenze), sono utilizzati altri treni, più leggeri e forse piccoli. Di fatto la tratta Caltanissetta-Siracusa è rimasta prima chiusa nove mesi per lavori di ammodernamento, in servizio sette mesi e adesso di nuova chiusa. Nel silenzio generale, tra l’altro, e i disagi degli utenti: i turisti si devono arrangiare con i bus che però non possono fare le stesse fermate dei treni; i macchinisti e i capitreno in servizio su questa tratta sono in trasferta, allontanandosi 100 km da casa; i pendolari stanno pensando di interessare la politica e le istituzioni. Il treno che serve Canicattì-Gela-Vittoria-Comiso-Ragusa-Modica-Scicli-Pozzallo- Rosolini- Noto- Siracusa non passa più.