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Tribunale di Modica, potrebbe tornare operativo?

A firma dei quattro parlamentari iblei è passata in prima commissione all'ARS il ddl sul ripristino del Palazzo di Giustizia modicano. Il ddl, una volta approvato dall'assemblea siciliana, passerà al governo nazionale. Abbate, Dipasquale, Assenza e Campo sono molto fiduciosi

di Chiara Scucces -

Si potrebbe aprire più di uno spiraglio per il ritorno in attività del Tribunale di Modica. Ieri, infatti, è passato in I Commissione Affari Istituzionali il disegno di legge voto presentato dai parlamentari iblei (Abbate, Assenza, Campo e Dipasquale) che propone una nuova geografia giuridica siciliana e che adesso passerà al vaglio dell’Aula, dove sarà l’Onorevole Ignazio Abbate a relazionare in merito. E’ proprio Abbate a dare la comunicazione, in qualità di Presidente della I Commissione, iintervenendo su un disegno di legge che, una volta approvato dal parlamento regionale, verrà inviato al parlamento nazionale per la sua definitiva approvazione. “Nel disegno di legge presentato – dichiara Abbate – abbiamo tenuto conto di svariati fattori. Dalla popolazione alla disponibilità dei locali, dalle legittime richieste delle comunità coinvolte, sia iblee che aretusee e finanche alla storia di un territorio. Tutti parametri che sono stati ignorati quando si decise di dare un colpo di spugna indiscriminato ai tribunali siciliani”.

Con il nuovo disegno di legge vengono “staccate” dalla competenza del tribunale ragusano le Città di Modica, Ispica, Scicli e Pozzallo che dovrebbero rientrare nel ripristino della funzione giudiziaria dell’immobile di Largo Beniamino Scucces a Modica. Ed inoltre confluirebbero sotto la competenza del ripristinato tribunale anche i territori di Noto, Pachino, Porto Palo di Capo Passero e Rosolin, i cui civici consessi, rappresentanti istituzionali, liberi cittadini e associazioni si sono pronunciati in questa direzione, cioè abbandonare la competenza del Tribunale di Siracusa. Le disposizioni del disegno di legge non determinano spostamenti di competenza per territorio con riferimento ai procedimenti civili e penali pendenti alla data di entrata in vigore della presente legge, fatta eccezione per i procedimenti penali per i quali non è stata ancora esercitata l’azione penale. Inoltre non è previsto nessun onere aggiuntivo a carico dello Stato. “Mai come questa volta -è convinto Abbate-ci sono le condizioni per riparare ad un torto per il quale il territorio ibleo non si è mai rassegnato.”