Cronaca

Turchia e Siria, come l’inferno

Il terremoto ha devastato tutto

di Emiliano Di Rosa -

Qui siamo ad Hatay, al confine con la Siria: Hatay è una delle città turche distrutte dal terremoto. La bambina estratta viva stanotte dalle macerie chiede dov’è la mia mamma, uno dei soccorritori le risponde che è in ospedale. Speriamo sia la verità ma altro comunque non le si poteva dire. Decine di migliaia di storie simili avvengono in queste ore. Al momento sono più di 5mila le vittime accertate del terremoto in Turchia e Siria. Il numero resta provvisorio, si continua a scavare tra le macerie delle migliaia di edifici venuti giù in entrambi i Paesi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità però ha già lasciato intendere che le vittime del sisma alla fine potrebbero essere più di 20mila. Il mondo si sta mobilitando per un evento naturale catastrofico di una portata che ha pochi precedenti, viene in mente lo tsunami in Asia nel 2004.  Partiti i primi aiuti anche dall’Italia, in particolare i nostri vigili del fuoco con alta specializzazione per i terremoti sono già al lavoro nelle aree devastate dalle scosse che hanno sfiorato gli 8 gradi richter.  Forse la foto simbolo sarà questa:  un papà tiene in braccio il corpicino del figlio morto. Qui siamo a Jindayris, città siriana a nord ovest. Ma è come l’inferno ora.