Attualità
Turisti fugaci a Modica, opportunità reale per il territorio?
Si assiste negli ultimi anni ad una crescita del cosiddetto turismo mordi e fuggi: visitatori che arrivano nelle città del Val di Noto per qualche ora, magari attratti da una tappa organizzata nell'ambito di un tour di tutti i siti barocchi del sud-est. A Modica, ma anche in altre località, si assiste a questo fenomeno. C'è da capire quali siano le reali ricadute economiche su un settore su cui puntano molto amministratori e operatori.
Settembre a Modica è iniziato all’insegna dei turisti; basta fare un giro per le vie del centro storico, principalmente di mattina o comunque fino al tardo pomeriggio, per rendersi conto che i visitatori non mancano. Il tempo che spendono in città, però, è minore rispetto agli altri anni; è questa fotografia, per Modica, emerge anche dalle interviste fatte in giro: il turismo “mordi e fuggi” sta diventando una costante. I visitatori arrivano al mattino per soste che raramente superano la mezza giornata; le tappe principali sono le cattedrali di San Giorgio e San Pietro, una passeggiata veloce lungo Corso Umberto. Tutto molto apprezzato, per carità. Ma poi via, direzione Ragusa o Noto.
Un modello che lascia interrogativi sul reale beneficio per il territorio, come di recente diversi operatori locali, soprattutto nel settore ricettivo, lamentano. Il rischio è che Modica resti una città-cartolina, vissuta solo in superficie. Pochi hanno il tempo di visitare musei, palazzi storici e in pochi si avventurano in quartieri all’apparenza meno noti.
C’è da fare, però, una riflessione: il turismo è cambiato profondamente. Se un tempo viaggiare significava soprattutto spostarsi per lunghe permanenze oggi si assiste a una crescente frammentazione: vacanze più brevi, concentrate magari in più momenti dell’anno, e viaggi organizzati in chiave “esperienziale”. E poi non dimentichiamo cosa c’era alla base della creazione del Val di Noto: trasformare il territorio in un distretto turistico integrato e sostenibile. Se si continua a ragionare in un’ottica campanilistica, il turismo in ogni città in cui non si pernotta sarà sempre considerato mordi e fuggi. E questo discorso vale per Modica, come per Scicli, Ragusa e così via; piuttosto le amministratori e gli operatori potrebbero lavorare su come rendere questa esperienza più accogliente e che crei valore economico e culturale. I turisti sono osservatori attenti
Ma i turisti, come vedremo domani, sono anche consumatori oculati. Molti lamentano prezzi sproporzionati, soprattutto per mangiare e ricordano che il turista non è una preda ma una risorsa.