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Una casetta dell’acqua al carcere di Cavadonna

A Siracusa, la casa circondariale di Cavadonna sarà dotata di una casetta dell’acqua potabile, a servizio gratuito, dei 697 detenuti ospitati. L’impianto è frutto di un accordo tra il Comune, la direzione del carcere, il Garante dei diritti delle persone private della libertà e la Siam.

di melania sorbera -

A Siracusa, la casa circondariale di Cavadonna sarà dotata di una casetta dell’acqua potabile, a servizio gratuito, dei 697 detenuti ospitati. L’impianto è frutto di un accordo tra il Comune, la direzione del carcere, il Garante dei diritti delle persone private della libertà e la Siam.

Alla cerimonia, nel corso della quale è stato sottoscritto un protocollo d’intesa, hanno parteciperato il sindaco Francesco Italia, l’assessora alle Politiche sociali e Pari opportunità del Comune di Siracusa Barbara Ruvioli, il direttore della Casa circondariale Aldo Tiralongo, il Garante dei detenuti Giovanni Villari l’amministratore delegato Paolo Mazzara e Giuseppe Marotta di Siam, il manager dell’Asp Alessandro Caltagirone e l’associazione Nessuno Tocchi Caino.

“E’ un grande evento per noi – spiega il direttore – significa molto. Significa dare acqua potabile ai detenuti, soprattutto ai detenuti indigenti. E sotto l’aspetto ambientale potremmo concorrere anche noi alla tutela con il risparmio del consumo di plastica”.