Cronaca
Una piazza di spaccio che garantiva 4.000 euro al giorno
Per gli inquirenti l’area di spaccio a Ballarò era definita una "piccola Amsterdam"
Una piazza di spaccio che garantiva un profitto giornaliero di 4.000 euro circa. Ballarò è il quartiere di Palermo dove stamattina i Carabinieri hanno bloccato il mercato degli stupefacenti con una vasta operazione antidroga che ha portato all’esecuzione di 25 provvedimenti cautelari (4 in carcere, 5 ai domiciliari, 7 obbligo di dimora nel Comune di Palermo e 9 obbligo di firma. L’indagine, espletata tra giugno e dicembre del 2020, ha consentito di acquisire come all’interno dello storico quartiere Ballarò, operava un’importante piazza di spaccio, attiva 24 ore su 24 per lo smercio di crack ma anche di cocaina, hashish, marijuana e suboxone. Lo spaccio avveniva su una pubblica piazza usualmente frequentata da minorenni e turisti, vista la sua vicinanza ad una scuola e ad uno dei mercati permanenti piu’ antichi di Palermo. L’organizzazione era ben strutturata con i pusher che garantivano lo spaccio con una turnazione giornaliera h24. Per gli inquirenti l’area di spaccio a Ballarò era definita una “piccola Amsterdam” dove consumare tranquillamente stupefacenti e bevande come in un “coffee shop”. Gli spacciatori, ed in particolare quelli che avevano il ruolo di “vedetta”, erano soliti segnalare l’arrivo delle Forze dell’Ordine ai loro complici utilizzando una parola in codice e, nella fattispecie, “Fairo” da cui il nome dell’operazione dei Carabinieri. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati circa 2,5 kg di stupefacente e segnalate alla locale Prefettura quali acquirenti 78 soggetti. I Carabinieri del Nucleo Cinofili, hanno individuato una maxi serra di marijuana “indoor” allestita in un magazzino attrezzato con luci, tubi di areazione e sistema di irrigazione. Nella serra sono stati sequestrati diversi sacchi contenenti infiorescenze di marijuana.