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Vendemmia 2023, calo del 40% ma ottima qualità

Si concludono i "cento giorni" della vendemmia siciliana e le considerazioni finali del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia sono nel complesso positive

di Sergio Randazzo -

Calo del 40% ma ottima qualità. Si sintetizza così la conclusione dei “cento giorni” della vendemmia siciliana. Per il Presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia Antonio Rallo, ci si aspetta un’elevata qualità delle uve resa possibile anche grazie alla gestione attenta e oculata dei vigneti da parte dei viticoltori siciliani durante quest’annata così complessa dal punto di vista climatico. Pur confermando il dato previsionale relativo al calo produttivo di oltre il 40% dovuto agli eccessi climatici di fine primavera e inizio estate e all’attacco senza precedenti della peronospera, i viticoltori siciliani presagiscono un’ottima qualità dei vini. Una menzione speciale sembrano meritarla le uve a bacca nera, dato che gli acini, restando di piccole dimensioni, garantiscono maggiore intensità e concentrazione aromatica. La vendemmia “più lunga d’Italia”, che ha visto il suo inizio a fine luglio a partire dalla costa occidentale dell’isola fino a spostarsi gradualmente verso sud est per poi concludersi a ottobre inoltrato sui rilievi più alti, è avvenuta in modo regolare anche favorita da un inizio autunno positivo dal punto di vista climatico. Per fronteggiare le difficoltà di questa vendemmia 2023, si sono rivelate fondamentali le riserve idriche accumulate durante le precipitazioni primaverili. Alla fine l’esperienza e la perizia dei produttori della Doc Sicilia ha permesso ancora una volta di portare a casa un risultato di assoluta qualità