Attualità
Venerdì Santo, un popolo in cammino, tra fede e memoria
Momenti molto suggestivi del Venerdì Santo a Ragusa superiore e nell'antico quartiere di Ibla
A Ragusa Ibla, il Venerdì Santo non è solo una data nel calendario liturgico: è un giorno che la città antica vive con il respiro profondo della tradizione. Un momento atteso, toccante, che ogni anno richiama centinaia di fedeli, turisti, silenzi e preghiere.
La processione del Cristo morto e della Vergine Addolorata percorre le viuzze del centro storico da oltre cinque secoli. Un documento d’archivio la descrive già nel Cinquecento: “La sera del Venerdì santo esce la processione del corpo di Cristo morto nell’urna dei cristalli e gira per tutta la città sino alla chiesa di Santa Maria dello Spasimo”. E davvero, anche oggi, tutto si ripete con la stessa intensità: le fiaccole accese, la musica funebre, il silenzio interrotto solo dai passi e dalle preghiere.
In contemporanea anche a Ragusa superiore si è celebrata la processione del venerdì Santo tra la luce delle candele, il passo lento dei portatori, lo sguardo commosso della gente. Ogni anno, Ragusa si ferma per ascoltare la voce del silenzio e la forza di una devozione che non conosce tempo. Il Venerdì Santo è l’incontro tra la storia e il cuore di una comunità. Un popolo in cammino, tra fede e memoria