Attualità
Vertenza Oda, il 6 maggio nuovo presidio sotto Prefettura
Restano in stato di agitazione i lavoratori dell’Opera Diocesana Assistenza di Catania
Si sono visti accreditare gli stipendi di novembre, dicembre e la tredicesima del 2024, ma attendono ancora il pagamento di quanto maturato quest’anno. I 300 lavoratori dell’Opera Diocesana Assistenza di Catania, aderenti all’Usb, mantengono lo stato di agitazione convinti che solo così si potrà giungere ad una soluzione sulla loro vicenda.
Chiedono ciò che spetta loro da contratto e soprattutto la puntualità degli stipendi che purtroppo manca da tempo. Dopo l’ennesimo presidio con assemblea di fronte alla sede dell’Oda in viale Libertà, è stato già indetta un’iniziativa analoga sotto la Prefettura il prossimo 6 maggio alle 16,30. Il problema, sottolineano i lavoratori, si ripercuote anche sugli assistiti che non hanno più garantito lo stesso personale, tenuto conto di coloro che hanno presentato le dimissioni. La Fondazione Oda, come specificato recentemente dall’arcivescovo Luigi Renna “non è di proprietà dell’Arcidiocesi, ma è un Ente Ecclesiastico civilmente riconosciuto sul quale l’Arcivescovo di Catania esercita il potere canonico di vigilanza e nomina gli amministratori pro tempore”.
Intanto il Commissario Straordinario dell’Ente, Adolfo Landi, in una nota, ribadisce, pur comprendendo il disagio dei lavoratori, il suo impegno “nel trovare le risorse volte a fronteggiare l’enorme debito che grava sull’Oda per scongiurare la vendita dell’attività assistenziale che potrebbe portare a disagi ancora maggiori”.