Attualità
Via Botallo, rivolta contro l’antenna di telefonia
Residenti in strada a Gela contro la costruzione di un’antenna di telefonia a pochi metri dalle case. Il sindaco interviene e fa sequestrare il cantiere, per mancanza dei criteri minimi di sicurezza
In via Botallo, nel cuore della periferia nord della città, la protesta monta ormai da qualche giorno
Davanti a un cantiere che, secondo i progetti, dovrebbe ospitare un’antenna di telefonia, i residenti si sono radunati, preoccupati per la salute e l’ambiente.
La struttura, a quanto sembra, sorgerà a pochi metri dalle abitazioni. Troppo vicino, secondo loro, per non destare timori.
Sul posto è arrivato il sindaco Terenziano Di Stefano, chiamato dai cittadini per un confronto diretto.
Di Stefano ha disposto subito un sopralluogo con i vigili urbani. A seguito del controllo il cantiere sarebbe risultato irregolare, privo dei minimi criteri di sicurezza. E per questo il primo cittadino ne avrebbe chiesto il sequestro immediato. Il provvedimento è stato eseguito sul momento. Ma la vicenda non si ferma qui.
Già lunedì, il primo cittadino verificherà tutte le autorizzazioni per capire se la costruzione dell’antenna sia davvero legittima in quell’area
Durante il confronto, i cittadini hanno chiesto anche un passo in più: l’adozione di un regolamento comunale, un vero e proprio piano antenne, per stabilire criteri chiari sulla collocazione degli impianti.
Una richiesta che il sindaco ha detto di voler accogliere, annunciando l’avvio delle procedure per dotare la città di questo strumento.
A via Botallo, per ora, le ruspe si sono fermate. Ma la battaglia dei residenti contro l’antenna sembra solo all’inizio.