Cronaca

Vittoria, casa incendiata, drammatico bilancio

La comunità vittoriese è molto scossa per quanto accaduto

di Leuccio Emmolo -

La comunità vittoriese è sgomenta per quanto accaduto la notte scorsa in piazza Dell’Unità dove un 29enne tunisino ha appiccato il fuoco nella abitazione di famiglia al culmine di una lite con i suoi familiari. La morte della madre e le gravissime condizioni in cui versano il padre e le due sorelle, per le ustioni provocate dalle fiamme, ha scosso profondamente la città e non solo. L’uomo, che stava per darsi alla fuga, è stato preso stamattina dai poliziotti in città. Il quadro appare molto chiaro agli inquirenti sulle sue responsabilità. Drammatico il bilancio del gesto. Le ustioni riportate sul 90% del corpo hanno provocato la morte della madre dell’incendiario. Il padre di 57 anni si trova all’ospedale civico di Palermo in gravi condizioni. Le due sorelle di 19  e 34 anni sono ricoverate in rianimazione all’ospedale Cannizzaro di Catania. Anche le loro condizioni sono gravi. La minore delle sorelle ha riportato ustioni sul 50% del corpo l’altra sul 70%.  

La famiglia di origine tunisina, vive da anni a Vittoria, integrata con la comunità locale e con quella islamica.  La sorella più grande è una studentessa universitaria; quella minore frequenta il liceo linguistico “Mazzini” di Vittoria, avrebbe dovuto sostenere tra pochi giorni gli esami di maturità. “Una ragazza solare, piena di interessi, che ho conosciuto bene in occasione di un viaggio” racconta la preside dell’istituto Emma Barrera.  La famiglia  è molto conosciuta anche dai fedeli che frequentano la moschea della comunità Al-Zaytouna di via Montebello. Il presidente della comunità islamica di Vittoria Abdelhamid Jebari dice che  “Il capo famiglia lavora in un’azienda agricola. Lo conosco bene, così come la moglie e i figli. Sono miei amici, delle persone perbene”.