Cronaca

Vittoria, fissata l’autopsia su madre e sorella di Zaouali

Il giovane, accusato di incendio doloso, omicidio, tentato omicidio aggravati dai vincoli familiari, crudeltà, futili motivi e circostanze tali da ostacolare la difesa, è in custodia cautelare in carcere

di Sergio Randazzo -

A poche ore dalla manifestazione a Vittoria, nel Ragusano, in solidarietà alla famiglia Zaouali, è stata fissata la data per le autopsie. Il figlio 30enne Wajdi Zaouali, affetto da problemi mentali, ha incendiato la casa di famiglia a Vittoria il 13 giugno scorso, causando la morte della madre e di una sorella. Il padre e l’altra sorella, presenti al momento della tragedia, sono ancora ricoverati in prognosi riservata.

Il giovane, accusato di incendio doloso, omicidio, tentato omicidio aggravati dai vincoli familiari, crudeltà, futili motivi e circostanze tali da ostacolare la difesa, è in custodia cautelare in carcere. Si era allontanato subito dopo l’incendio ed era stato arrestato alla stazione dei bus mentre tentava di fuggire.

Il 25 giugno alle 12, in Procura a Ragusa, verrà conferito l’incarico al medico legale Giuseppe Algieri per l’autopsia sui corpi di Mariam, la madre, e di Samah, la sorella maggiore, che probabilmente sarà eseguita lo stesso giorno. Wajdi Zaouali è difeso d’ufficio dall’avvocato Giovanni Ascone, mentre la famiglia Zaouali, rappresentata dalla figlia impegnata negli studi universitari fuori regione e unica componente illesa, ha conferito l’incarico all’avvocato Italo Alia. Non è ancora noto se le parti nomineranno dei consulenti.