Attualità
Von der Leyen e Mattarella a Palermo: la cerimonia minuto per minuto
L’inaugurazione dell’anno accademico
Le note dell’inno di Mameli e di quello europeo, suonate dalla Fanfara dei Carabinieri, hanno aperto la tanto attesa cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico a Palermo.
Von der leyen e Mattarella in prima fila
Seduti ai primi posti dell’Aula Magna del dipartimento di Ingegneria dell’Unipa la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la ministra nell’Università e della ricerca, Maria Elena Bernini. In platea, oltre alle massime autorità militari, il governatore Renato Schifani, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
ORE 12.19 – Terminata la cerimonia
Si è conclusa la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’università di Palermo. Il presidente della Repubblica ha lasciato il dipartimento di Ingegneria per recarsi a villa Pajno, dove è in programma una colazione di lavoro con la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen (ANSA).
ORE 12.02 – Parla la ministra Anna Maria Bernini
“E’ un grande segno di speranza essere qui oggi, a Palermo, nel cuore del Mediterraneo, a parlare di sostenibilità e di una nuova cultura della formazione“. Sono le prime parole dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, salita sul palco in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico. Davanti al capo dello Stato, Sergio Mattarella, Bernini ha sottolineato l’importanza di “programmare e investire sui giovani”, mettendo in campo una strategia “non solo per giovani ma da realizzarsi con i giovani. Giovani che “vogliono partecipare e lavorano per il progresso purchè mantenga la sua dimensione umana“. Riguardo a ciò gli ateni italiani “stanno già proponendo delle offerte formative cucite sugli studenti e più in linea con le richieste del mercato“.
ORE 11.43 – Fine dell’intervento di von der Leyen
Si sono alzati in piedi i presenti in aula magna per omaggiare la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, al termine del suo intervento. La platea, con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in prima fila, ha rivolto anche un lungo applauso alla presidente Von der Leyen.
ORE 11.28 – Von der Leyen: “Voi giovani rendete Sicilia ‘bedda’”
“Piersanti Mattarella era convinto che l’Italia e l’Europa avessero la responsabilità di aiutare il Mezzogiorno a trasformarsi, ma ha anche detto, e cito: ‘Nessun progresso può attecchire e durare manovrato dall’alto, senza mettere in moto le energie nascoste e senza il loro entusiasmo’. È questo a darmi fiducia: voi, i giovani siciliani, il vostro entusiasmo. Il vostro talento e la vostra passione. Siete l’energia nascosta di quest’isola e la sua bellezza più profonda. Siete voi a renderla ‘Sicilia bedda’“. Queste le parole rivolte da von der Leyen agli studenti. “Viva la Sicilia, viva l’Europa“, ha concluso poi, in italiano, la presidente della commissione Ue.
La presidente: “Pnrr, 700 posti lavori in fabbrica chip a Catania”
“Next Generation Eu sta investendo anche in un nuovo stabilimento di produzione di chip nei pressi di Catania, il primo del suo genere in Europa. Oltre a produrre processori che attualmente siamo costretti a importare da lontano, creerà anche 700 posti di lavoro altamente qualificati, come quelli per cui state studiando“. Ha proseguito von der Leyen nel suo discorso. “Naturalmente – ha aggiunto – queste iniziative devono essere accompagnate da un’offerta scolastica e di assistenza all’infanzia di qualità, che consenta alle giovani madri e ai giovani padri di conciliare lavoro e famiglia. Dovremmo essere orgogliosi dei giovani che vogliono prendersi la responsabilita’ di crescere dei figli senza rinunciare alla carriera. Vi meritate di avere questa possibilità“.
ORE 11.23 – Von der Leyen: “Sicilia al centro del progetto Ue”
“La Sicilia è sempre stata il crocevia del Mediterraneo. Un luogo in cui culture diverse si incontrano e si mescolano. È la terra di grandiosi templi greci e scintillanti mosaici bizantini. È una terra plasmata dai Normanni e dagli Arabi. Ma so che talvolta, nella vostra vita quotidiana, vi sentite lontani dal cuore dell’Europa. Oggi sono qui per dirvi che la Sicilia è al centro dell’Europa. La Sicilia è al centro del progetto europeo. Più che mai“. E’ la continuazione dell’intervento di von der Leyen. “Questa bella isola è assolutamente cruciale per affrontare alcune delle tematiche più importanti del nostro tempo. Prima di tutto la transizione verso l’energia pulita. In secondo luogo, la migrazione. In terzo luogo, la creazione di un’economia al servizio della prossima generazione europea“, ha poi proseguito.
ORE 11.24 – La presidente della Commissione Ue: “Sui migranti soluzione europea è possibile”
“Dobbiamo combattere passatori e trafficanti, dialogare con i Paesi partner, collaborare al rimpatrio di chi non ha diritto di restare. E dobbiamo cooperare a livello europeo. L’Europa deve estendere la propria solidarietà a tutti gli Stati membri e alle comunità locali“. Così von der Leyen parlando all’università di Palermo. “È proprio in questo spirito che abbiamo proposto il nuovo patto sulla migrazione e l’asilo. Ognuno di noi deve fare la propria parte e dobbiamo sostenerci a vicenda. Ora che abbiamo un piano, lo dobbiamo attuare insieme. Una soluzione europea è possibile“, ha aggiunto la numero uno dell’esecutivo europeo.
ORE 11.19 – Von der Leyen: “Sicilia riferimento europeo per l’energia pulita”
Parlando all’uditorio, la presidente della Commissione europea ha sottolineato che “la Sicilia può diventare una potenza dell’energia pulita per l’Europa. Non solo quest’isola ha sole e vento in abbondanza: ha anche una solida base industriale nel settore delle tecnologie pulite. La Sicilia è cruciale per la transizione energetica anche per un altro motivo. A poche miglia dalle vostre coste c’è quello che potrebbe diventare un altro gigante dell’energia pulita: l’Africa“.
ORE 11.05 – Von der Leyen: “Guerra sembra lontano, ma non lo è”
“La giornata in cui ci incontriamo ha un valore speciale per l’Europa. Domani sarà trascorso un anno da quando la Russia ha dato inizio alla brutale invasione dell’Ucraina. Visto dalla Sicilia, potrebbe sembrare un conflitto lontano. Ma non lo è. I giovani ucraini condividono con voi gli stessi desideri, che sono quelli di tutti i giovani europei. Vogliono essere indipendenti e padroni del proprio futuro. Vogliono vivere liberamente in un paese democratico. Vogliono libertà di parola, libertà di pensiero, libertà di circolazione“. Lo ha affermato von der Leyen, durante il suo discorso.
ORE 11.04 – Parla von der Leyen
Sul palco la presidente della Commissione europea. “E’ per me un piacere trovarmi nella bellissima città di Palermo – ha detto von der Leyen -, una delle capitali del Mediterraneo, una delle culle della cultura europea. Ed è un grande onore celebrare con voi l’Universita’ di Palermo e la sua storia lunga più di due secoli“.
ORE 10.52 – Il rettore: “Grazie Mattarella, illustre docente e garante”
“Signor Presidente Mattarella, grazie per onorarci con la sua presenza. Siamo sempre molto lieti di ricordare che Lei è stato un illustre docente di questo Ateneo e ne andiamo fieri. Sappiamo bene quanto Le stia a cuore il progresso culturale del nostro Paese. La sua presenza oggi, oltre a dare solennità a questa cerimonia, rinnova il nostro orgoglio, la nostra volontà e il nostro impegno di seguire il suo esempio di garante della legalità e del progresso civile e culturale“. Così il rettore Midiri di fronte alla platea presente in aula magna.
ORE 10.49 – Le parole del rettore dell’Università del capoluogo siciliano
“Siamo grati alla presidente von der Leyen per la sua presenza oggi. Percepiamo questa sua partecipazione come un segno di consapevolezza della nostra grande responsabilità e come un segno di disponibilità ad accompagnare il nostro lavoro e il nostro impegno per essere degni dell’alto compito cui siamo chiamati“. Sono le parole dette dal rettore di Palermo, Massimo Midiri, in apertura di cerimonia. Lo stesso ha aggiunto: la Commissione europea “ha mostrato una straordinaria capacità di visione del futuro, destinando i poderosi investimenti del Next Generation EU ad un piano per la ripresa sostenibile, uniforme, inclusiva ed equa. Non era scontato, non sempre i leader mondiali hanno saputo mostrare questo coraggio e questa vision di fronte ai momenti piu’ difficili. E però questa volta è stato così e l’Europa si trova oggi di fronte ad una straordinaria opportunità. E’ un’opportunità che il Sud Italia deve sapere cogliere, innovando piu’ degli altri, costruendo ricchezza, generando nuove conoscenze per colmare i divari storici sulla base di nuovi modelli economici sostenibili e proiettati verso il futuro“.