Messina

Ponte sullo Stretto, Salvini: “Curioso dire no a 120mila posti di lavoro. Mafia? Dobbiamo essere più forti”

Salvini, oggi e domani in visita tra Messina e Reggio Calabria

di Redazione Video Regione -

“È curioso che ci sia un sindacato che dice di no alla creazione di 120.000 posti di lavoro, però ognuno nella vita fa quello che vuole”. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, rispondendo a una domanda in merito alla lettera inviata dalla Cgil alla Commissione Europea per chiedere il blocco dell’autorizzazione alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.

Salvini, oggi e domani in visita tra Messina e Reggio Calabria, ha ribadito l’importanza strategica del progetto, affermando che “la stragrande maggioranza delle realtà produttive, degli studenti, delle università, delle associazioni non vede l’ora di partire con questo progetto che coinvolge alcuni milioni di persone e che ripulisce l’ambiente”.

“Contro le infiltrazioni mafiose saremo più forti”

Il ministro ha riconosciuto le difficoltà legate alla tutela dell’opera dalle infiltrazioni criminali, ma ha sottolineato la determinazione dello Stato: “L’impegno più importante, difficile e gravoso sarà contrastare le infiltrazioni criminali, che su questa come su altre opere pubbliche ovviamente mettono l’occhio. Per questo – ha detto – ho incontrato il presidente dell’Anac, il direttore dell’Antimafia, le prefetture, i Carabinieri, la Finanza e anche i sindacati, che oggi ho voluto invitare”.

“Non possiamo arrenderci alle mafie”

Salvini ha poi respinto l’idea che la presenza della criminalità organizzata possa diventare un freno alla realizzazione dell’infrastruttura: “Mi rifiuto di pensare che siccome apriamo un grande cantiere in Sicilia e in Calabria, non si può fare perché ci sono mafia, camorra e ’ndrangheta. Dobbiamo essere più forti, più bravi, più cattivi ed evitare ogni tipo di infiltrazione”.

“Il mondo ci guarderà con ammirazione”

Infine, il ministro ha rivendicato la portata internazionale del progetto: “Il mondo guarderà l’Italia all’apertura del cantiere con ammirazione”. Il Ponte sullo Stretto – ha concluso – è “un’opera che può rappresentare un’occasione di rilancio per il Sud e per l’intero Paese”.