Attualità
Il rapporto biunivoco tra la società e gli sportivi
Il fenomeno Sinner offre notevoli spunti di riflessione
Sport e idoli sportivi, un tema affascinante che apre la strada a diversi dibattiti. Se solo di recente ci viene in mente il fenomeno Jannik Sinner per il tennis italiano, storicamente sono davvero tanti e in varie discipline i campioni che si sono distinti, magari non solo per l’abilità tecnica o le vittorie, ma per l’esempio di vita e la capacità di guadagnare la stima e in alcuni casi anche l’affetto del pubblico. Il caso Sinner calza alla perfezione: con la sua semplicità e anche con un pizzico di distacco ha avvicinato a questo sport bimbi ragazzi e anche adulti. A livello sociologico sono tante le osservazioni da fare: spesso sono veicoli di valori. Ma questo fenomeno segue Valentino Rossi, Marco Pantani, Maradona andando indietro di qualche anno o Totò Schillaci. La lista sarebbe lunga. Lo sono quando riescono a primeggiare ma soprattutto quando riescono a riprendersi dalle “cadute”.
Del resto anche a livello antropologico, lo sport viene definito come un fatto sociale che si estende rispetto al suo ambito. Di questo ne abbiamo parlato con Maurizio Crosetti, firma de “La Repubblica” che da più di 20 anni segue lo sport e la sua evoluzione.