Catania

Brutale aggressione omofoba in un fast food

I fatti risalgono alla notte del 26 aprile 2025

di Sergio Randazzo -

Sono accusati di aver aggredito brutalmente tre coetanei in un fast food di piazza Borsellino, a Catania, per via del loro orientamento sessuale. Due giovani catanesi, di 19 e 21 anni, quest’ultimo già detenuto per altra causa, sono stati raggiunti da un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale etneo su richiesta della Procura Distrettuale. Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile, i due – insieme a un terzo soggetto minorenne, per il quale procede la competente Procura per i Minorenni – sono gravemente indiziati di violenza privata e lesioni personali aggravate. Tra le aggravanti contestate figurano l’uso di armi improprie (come sgabelli e caschi) e soprattutto la finalità di discriminazione per motivi di orientamento sessuale.

I fatti risalgono alla notte del 26 aprile 2025. Secondo le testimonianze raccolte, i tre aggressori si sarebbero infastiditi per alcune conversazioni “di natura omosessuale” tra le vittime. La reazione è stata violentissima: schiaffi, calci, pugni e perfino il lancio di sgabelli contro i tre ragazzi, che hanno riportato lesioni giudicate guaribili tra i 7 e i 21 giorni.

Decisive sono state le dichiarazioni delle vittime, i riconoscimenti fotografici, i filmati della videosorveglianza e le analisi dei social network. Il quadro indiziario emerso è stato ritenuto “univoco e coerente” dalla Procura.

Solo l’intervento di due persone ha evitato conseguenze ancora più gravi. Una ragazza, presente nel locale, ha usato uno spray al peperoncino per disperdere gli aggressori. Poi un operatore ecologico è riuscito a bloccare uno dei giovani mentre tentava di colpire una delle vittime con un casco.