Ragusa
Aeroporto di Comiso, tra critiche e realtà: il turismo 2025 in un quadro nazionale
L’aeroporto come vittima delle dinamiche nazionali
L’aeroporto di Comiso torna sotto i riflettori del dibattito pubblico, spesso al centro di critiche provenienti da diversi fronti. Tuttavia, per affrontare davvero la questione legata ai turisti, è fondamentale partire da dati solidi e una visione concreta.
Il quadro nazionale del turismo nel 2025
“Partiamo dai dati, quelli veri”, afferma Gianluca Manenti, presidente provinciale di Confcommercio Ragusa. Secondo i report Istat, la flessione del turismo nel 2025 è un fenomeno diffuso a livello nazionale. Le prenotazioni alberghiere segnano un calo medio del 12%, influenzato da fattori come l’inflazione turistica e le incertezze geopolitiche. Anche Ragusa, come molte aree del Sud, è coinvolta in questa dinamica: gli arrivi turistici sono diminuiti dell’1,1% e le presenze dello 0,4% rispetto al 2024. In particolare, cala la domanda interna, mentre il turismo straniero mostra una lieve crescita (+0,2% negli arrivi e +0,6% nelle presenze). “Parlare oggi di ‘assenza di turisti’ in provincia come se fosse un’anomalia locale rischia di essere una lettura parziale e fuorviante”, avverte Manenti.
L’aeroporto come vittima delle dinamiche nazionali
“Nel contesto attuale il tema dell’aeroporto viene spesso usato come capro espiatorio”, spiega Manenti. La realtà, invece, è più complessa e dipende da dinamiche che vanno oltre la gestione dello scalo di Comiso. Questa gestione, sottolinea il presidente di Confcommercio, è composta da persone che hanno fortemente voluto e contribuito a costruire l’aeroporto, portandolo a un record di oltre 459.000 passeggeri nel 2016, un risultato straordinario per uno scalo minore e giovane. Oggi, però, anche l’aeroporto subisce le conseguenze della contrazione turistica, al pari di albergatori, ristoratori e tassisti. “Non sono uno la rovina dell’altro, ma cooperano per rilanciare il territorio che amano”, aggiunge Manenti.
Strategia, confronto e impegno costante
“La Sicilia e la provincia di Ragusa non hanno bisogno di polemiche, ma di un confronto serio e di una strategia chiara e condivisa, soprattutto di lungo termine”, afferma Manenti. Associazioni come Confcommercio e Federalberghi Ragusa hanno mantenuto una presenza costante nei tavoli decisionali, contribuendo a garantire la continuità operativa dello scalo anche nei momenti difficili. Un lavoro spesso dietro le quinte, ma che ha portato a risultati concreti come la riapertura e il rilancio della connettività aerea. Il direttivo di Federalberghi Ragusa sostiene con determinazione questo impegno costruttivo, in sinergia con Confcommercio, per tutelare gli interessi dell’intero sistema imprenditoriale. “Le polemiche personali sono effimere, mentre i risultati concreti restano nel tempo”, conclude Manenti.
Affrontare le criticità con spirito costruttivo
“Le criticità non si negano, ma vanno affrontate con strumenti reali e uno spirito costruttivo”, sottolinea il presidente di Confcommercio. “Il turismo non si rilancia con la polemica né con nostalgie politicizzate. Serve una prospettiva comune che parta dai dati, dalla realtà e dal rispetto delle istituzioni e delle persone”.